LATINA – È tornata prepotentemente in azione la “banda dello specchietto”. La truffa dello specchietto colpisce senza tregua. Il colpo funziona così: gli impostori scelgono l’autovettura della vittima talvolta tra persone anziane e sole alla guida. Sono soliti lanciare contro la carrozzeria del veicolo in transito un oggetto, spesso un sasso, che provochi un rumore forte per poi mettersi al suo inseguimento suonando il clacson.
La vittima pensa di aver urtato inavvertitamente l’auto dell’inseguitore e quando si ferma, per verificare cosa è accaduto, viene incolpato dal truffatore di avergli rotto lo specchietto retrovisore.
Un complice chiude quello destro dell’auto della vittima per rendere la storia più credibile. Poi rimproverano la persona di aver proseguito la marcia senza fermarsi. Di fronte al sicuro smarrimento del conducente, i malviventi cambiano atteggiamento e si mostrano concilianti, senza ricorrere alle assicurazioni o alla chiamata telefonica delle Forze dell’Ordine.
Con la consegna di qualche centinaio di euro, tutto viene “risolto benevolmente”.
In alcuni casi i malavitosi ricorrono anche a minacce di vario tipo, per cui la situazione si fa davvero complicata per le vittime.
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