Manca l’interprete: l’udienza per il giovane che ha seminato il panico con un’ascia slitta ancora

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condizioni disumane

LATINA – Il processo per direttissima che coinvolge il giovane armato di ascia che ha seminato il terrore nelle strade del quartiere Nicolosi sembra destinato a non partire – manca un’interprete, figura fondamentale per ricostruire i fatti e ascoltare l’imputato.

L’udienza, in programma alla presenza del giudice monocratico Mario La Rosa era programmata per l’inizio di questa settimana, ma è slittata a giovedì. Lunedì scorso, infatti, l’imputato avevo chiesto l’intervento di un interprete, per le difficoltà nel comprendere la lingua italiana.

Rimane in custodia cautelare, quindi, il 30enne di origini algerine, che il giorno di Pasqua, armato di ascia, inveiva contro passanti e abitanti del quartiere Nicolosi.


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Classe 1997, laureato in lettere presso università tedesche, tra Monaco di Baviera e Bonn. In Italia persegue la strada del giornalismo e della regia, collaborando con magazine online e occupandosi di reportage e cortometraggi