Pomezia , licenziamenti alla Fiorucci : Sit-in sotto la Regione

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Si è svolto questa mattina sotto la sede della Regione Lazio il presidio dei lavoratori e delle lavoratrici dello stabilimento Fiorucci di Santa Palomba, a Pomezia, in stato di agitazione dopo l’annuncio da parte della nuova proprietà dell’azienda di un piano di ristrutturazione e rilancio che prevede ad oggi 168 esuberi.

“Siamo molto preoccupati per il mancato accordo tra la proprietà e le rappresentanze sindacali. È impensabile proporre il rilancio di uno dei marchi storici del nostro Paese licenziando oltre 160 persone che alla Fiorucci hanno dedicato la loro vita lavorativa. Ci uniamo all’appello dei sindacati affinché la nuova proprietà riduca gli esuberi e ne limiti l’impatto sociale ricorrendo alla cassa integrazione. Chiediamo inoltre al Presidente Rocca che si apra urgentemente un tavolo di confronto per raggiungere una soluzione che riesca a rilanciare la produttività e la competitività dell’azienda tutelando il lavoro dei dipendenti e il benessere del territorio”, ha dichiarato Adriano Zuccalà, capogruppo M5S Lazio, a margine del presidio.

Ho incontrato questa mattina i rappresentanti sindacali della Fai Cisl, Flai Cgil e Uila e di Ugl Agroalimentare e una rappresentanza di lavoratori dell’azienda “Cesare Fiorucci” di Santa Palomba in presidio sotto la sede della Regione Lazio. Un atto dovuto come istituzione nell’interesse del personale oggetto della procedura di licenziamento avviata dall’azienda”. Lo ha dichiarato l’assessore al Lavoro, all’Università, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni.

“Ho ascoltato con attenzione quanto emerso nel corso dell’incontro. Si tratta di una situazione complessa su cui come Regione effettueremo tutti gli approfondimenti necessari per trovare gli strumenti migliori e più adeguati a sostenere i lavoratori e contrastare l’impoverimento dell’economia di un territorio importante e di un settore chiave per il Lazio come quello dell’agroalimentare”.

“Domani 19 gennaio si svolgerà l’esame congiunto tra la Regione e la società unitamente a Unindustria e alle organizzazioni sindacali. A fronte di quanto emergerà effettueremo le valutazioni del caso. Il nostro impegno è e resta massimo al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie», ha concluso l’assessore Schiboni.

Un atto dovuto come istituzione nell’interesse del personale oggetto della procedura di licenziamento avviata dall’azienda.

Alessandra Trotta

(Giornalista e scrittrice)


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