Prevista la chiusura della Pontina per la demolizione dell’ex Icos

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LATINA – Dopo le conferme e l’inizio del progetto “A gonfie vele”, previsto per la riqualificazione architettonica e urbanistica degli edifici alle porte del quartiere Q4, sono state stabilite le manovre effettive.

L’ex Icos, lo scheletro di cemento che costeggia la strada Pontina, verrà abbattuto. Proprio su questo aspetto si sta soffermando in questi giorni l’Anas, che ha aperto le valutazioni con le altre istituzioni e gli enti coinvolti in vista di un ulteriore tavolo che si è aperto anche su questo tema con la regia della prefettura.
«Ci sono una serie di opere che dovranno essere gestite perché avranno un impatto sul traffico spiega Marco Moladori, responsabile territoriale Lazio di Anas Dopo la firma dell’intesa sul Ponte Sisto cerchiamo di mettere sul tavolo anche questo argomento, con tutti gli interventi previsti, come l’abbattimento dell’edificio che avrà certamente delle ripercussioni. Dobbiamo gestirle cercando di creare minor disagio possibile alla circolazione».

Inevitabilmente, la Pontina è una strada che dovrà essere chiusa, per garantire sicurezza ed efficienza durante i lavori di smantellamento dell’edificio.

«L’intervento di demolizione comporterà necessariamente la chiusura della Pontina aggiunge l’ingegner Marco Moladori e bisogna quindi capire quale sarà il lasso di tempo e quale il periodo in cui può essere fatta un’operazione di questo tipo, perché si tratta di una demolizione complessa che prevede anche l’utilizzo di esplosivo. Dobbiamo contemperare l’interesse a realizzare un intervento importante e complicato con l’esigenza di avere il minor impatto possibile su questa arteria. Ci saranno giorni in cui inevitabilmente si dovrà prevedere la chiusura, non sappiamo ancora se una sola corsia o entrambe. E si dovranno valutare eventuali percorsi alternativi».

Tutto è ancora allo studio e in corso di valutazione e verifica. Insieme all’impatto sulla circolazione si dovranno valutare anche le tecniche di demolizione e l’approntamento delle cariche di esplosivo con l’obiettivo di garantire la piena sicurezza. «Faremo tutto conclude Moladori come abbiamo fatto finora: con grande spirito di collaborazione fra tutte le istituzioni».


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Classe 1997, laureato in lettere presso università tedesche, tra Monaco di Baviera e Bonn. In Italia persegue la strada del giornalismo e della regia, collaborando con magazine online e occupandosi di reportage e cortometraggi