LATINA – I controlli del Nas a sorpresa non solo a Latina, ma in tutta Italia. Il bilancio dell’operazione in provincia ha portato a 23 controlli e alla sospensione di un’attività.

Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha avviato una vasta campagna di accertamenti per verificare la corretta esecuzione dei tamponi e delle analisi antigeniche per la rilevazione della presenza del virus Covid-19 nelle persone. Nel mirino sono finiti i punti di prelievo delle farmacie e i centri di analisi.

Emesso un provvedimento di sospensione dell’attività che effettuava tamponi senza autorizzazione. I controlli sono stati avviati nel mese scorso principalmente per prevenire e contrastare il fenomeno dei cosiddetti falsi positivi, cioè soggetti già risultati positivi che si presentano presso un punto di prelievo con la tessera sanitaria di un altro soggetto no vax al fine di fargli ottenere il green pass alla scadenza del periodo di quarantena.

Uno degli sforzi dei Carabinieri è stato quello di verificare che presso i punti di prelievo venissero effettuate correttamente le operazioni di identificazione dei soggetti previa esibizione de documento di identità.

Per quanto riguarda la provincia di Frosinone, i controlli sono stati 17 ed è stato anche qui emesso un provvedimento di sospensione dell’attività perché non autorizzata. In più sono state sequestrate 500 confezioni di tamponi per etichettatura non in lingua italiana, per un valore di 2000 € e contestata sanzione amministrativa di 1000 € a carico del responsabile della struttura.

Nell’ultimo mese l’intervento ha interessato oltre 1360 farmacie e centri di analisi rilevando irregolarità in 170 di essi e contestando 282 violazioni a causa di uso improprio di tamponi e reagenti non a norma, oltre alla mancata identificazione dei soggetti già citata, all’inadeguatezza del personale impiegato nell’esecuzione dei tamponi e ai luoghi non idonei per l’effettuazione dei test (androni di condominio, sottoscala).


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