LIVORNO – È un post che sta riscuotendo molte adesioni quello di Massimo Vitriani del partito di Calenda Azione sulla cura del lungomare dopo i danni della fortissima mareggiata del 2 novembre scorso, bersaglio i transennamenti sul viale di Antignano e in Baracchina Rossa dove sono già stati sostituiti a fronte delle proteste, mentre subito sono stati effettuati i lavori per i danni alla Terrazza: “Denunciare sarebbe troppo semplice, le transenne non sono in regola, il lungomare livornese così si conferma non riqualificato e privo di sicurezza – inizia Vitriani – sia sul lungomare che nel centro cittadino l’amministrazione non è sulla strada giusta, a rimetterci è il turismo, che invece di essere strutturale e creare un indotto, rimane limitato a piccole visite di un giorno al massimo. Dopo un altro mio post le transenne in Baracchina Rossa davanti alle voragini della mareggiata sono state sostituite, non si capisce perché in queste zone non si sia intervenuti dopo gli immediati interventi alla Terrazza Mascagni”.
Politica del turismo sbagliata per Azione e si entra in campagna elettorale, con il movimento che dichiara di strizzare l’occhio al prossimo nuovo candidato del centrodestra, l’ex capocronista de Il Tirreno, Alessandro Guarducci, che verrà presentato ufficialmente nei prossimi giorni secondo le ultime indiscrezioni: “Il turismo a Livorno ha premiato solo feste e eventi ludici e non ha creato un turismo strutturale, noi come Azione guardiamo al candidato Guarducci con ampie garanzie come candidato che può proporre un programma sostenibile”. Non c’è stata la riqualificazione annunciata per Vitriani, né sul lungomare né nel centro cittadino. Bellana e Officine Storiche erano un progetto già presentato dalla passata amministrazione: “Area mercatale, periferie e lungomare, niente è stato riqualificato, la città è sporca e presenta carenze di sicurezza, il progetto della Bellana apparteneva ad altre giunte. Anche ambientalismo e industria sono due capitoli bollenti: “L’ambientalismo ideologico di questa amministrazione provoca una decrescita economica ed un esempio è la politica sul termovalorizzatore perché dentro ci lavorano più di cinquanta persone e l’alternativa se avvenisse la chiusura per il conferimento dei rifiuti, sarebbe la discarica”. Battuta finale sul nuovo ospedale: “Livorno ne aveva bisogno ma non in quell’area. Non siamo d’accordo con la localizzazione, ma non per il Parco Pertini o per l’area verde ma per il problema mobilità e parcheggi”.
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