LATINA – «La profanazione della stele alla memoria di Norma Cossetto inaugurata solo ieri a Latina è il segno di una furia ideologica stupida e cieca, alimentata da un clima di contrapposizione che non ha ragion d’essere».
Così l’ex sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo commenta il gesto vile e vigliacco contro la memoria della giovane vittima delle foibe con l’apposizione di simboli anarco-comunisti.
«Con quel gesto – conclude Zaccheo – la povera Norma Cossetto è stata uccisa due volte. Prima nell’eccidio delle foibe, poi nel gesto vile vigliacco contro la sua memoria e contro le vittime di quelle stragi.
Latina, città dell’accoglienza che ha dato rifugio a migliaia di famiglie espiantate dalle loro terre dalla furia cieca dei partigiani comunisti Italo-jugoslavi di Tito, non può tollerare la stupidità di questo gesto. Mi auguro e spero che l’amministrazione comunale intervenga con una ferma condanna e che vengano al più presto individuati gli autori di questo scempio».

Parole di condanna anche da parte di Marco Marsilio e Nicola Calandrini, entrambi candidati per Fratelli d’Italia al Senato: “È vergognoso quanto accaduto a Latina, dove la stele inaugurata ieri e installata in memoria di Norma Cossetto, studentessa istriana martire delle Foibe, è stata imbrattata con la vernice. Un atto da vigliacchi, compiuto peraltro nei giorni in cui ricorre l’anniversario del Giorno del Ricordo per la tragedia delle foibe, un atto che condanniamo con fermezza e ad auspichiamo che anche le altre forze politiche condannino senza tentennamenti”.


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