Valentina Cortese,morta all’età di 96 anni, è idealmente tornata nel suo “Giardino”, per riposare accanto al suo grande vecchio Firs. Ieri sera,a Capoportiere, è tornata Dacia Maraini, inversamente proporzionale alla Cortese per eleganza,dolcezza,affabilità e,non sembri fuori luogo, per un’ innata teatralità così nel gesto come nella voce (peraltro è anche drammaturga).Anche lei alla sua veneranda età ma sempre affascinante. Ha presentato e parlato del duo ultimo romanzo (Corpo felice( porgendo al folto pubblico intervenuto, con ineguagliabile grazia, un discorso verissimo e critico sul mal-costume di una società oramai deviata e deformata,anche dai potenti mezzi di comunicazione, approfittando di biasimare lo “anonimato” degli stessi,con essi l’insensatezza e l’inefficacia della violenza verbale,l’improduttivo uso dell’insulto. Donna “intera”, femminista davvero non per caso né settaria (ne conosciamo tante!) cioè autenticamente libera nel corpo e nell’anima, ha lanciato un messaggio forte e inequivocabile: si è UGUALI nella DIVERSITA’, la legge è certamente uguale per tutti e tutti uguali davanti alla legge; nella società si è tutti altrettanto uguali proprio perché diversi,vivaddio! Sottolineature calzanti sui pregiudizi, sui tabù (essenziali citazioni colte-tragedia greca- ) sull’incesto,all’origine un fatto naturale, anch’esso derivante dalla dicotomia ancestrale uomo-donna e mistificazioni “di genere”. Soprattutto, sulla falsa-fraintesa credenza della donna come “contenitore” del seme dell’uomo etc. Insomma, un discorso antropologico, storico,pedagogico: bello l’intercalare sul “Pinocchio”, il desiderio di essere padre-madre di Geppetto; il frainteso mito della maternità, un discorso cristianamente laico: siamo tutti PERSONE (non uomini-e-donne),credenti e non, uomini e donne, persone umane. Un discorso profondamente “umanistico” il suo, appassionato e coinvolgente. Un messaggio parallelo: l’umiltà, intellettuale e di animo. Essere umili e umani al mondo potrebbe essere la sintesi del suo pensiero. Essere “al di sotto” con l’ intelligenza di saper guardare dal sotto in su e da sopra in giù. Anche Dacia come Valentina-Liuba, dal tavolo, ha sollecitato tutti noi a essere “un pò più umani” .(gmaul)


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