Elly, Se Vuoi un Futuro

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Cara Elly,riparti da Moro e Ruffilli! Non hai vissuto per tua fortuna i giorni più angosciosi della prima repubblica ma è grazie a loro se abbiamo la bussola per riprendere il cammino: dalla “Democrazia matura” al “cittadino arbitro” le fondamenta di una nuova stagione democratica! La visione strategica di Moro, ferma la salvaguardia dei valori europei e della connessa alleanza atlantica (che fece riconoscere a Berlinguer di sentirsi più garantito sotto lo scudo Nato!) traguardava ad una alternanza democratica tra DC e PCI e ad una riforma costituzionale con garanzie rafforzate sia per il governo che per l’opposizione. La convinzione di Moro di una forte ripresa della DC, depurata dai veleni di un ininterrotto esercizio del potere. Questa la strategia di Moro che ha avuto il maggior riconoscimento dai brigatisti rossi convinti che Moro ed i cattolici democratici (come non ricordare tra gli altri martiri anche Ruffilli e Bachelet) erano il maggiore ostacolo alla rivoluzione! Contro altre possibili tentazioni autoritarie insite nel dilagante astensionismo non è possibile soffermarsi sull’impegno sociale del mondo cattolico come ha fatto la Schlein (“imparo dai cattolici la cura della comunità e del territorio”) perché decisivo è stato l’apporto alla Costituzione prima durante e dopo.La democrazia matura esige l’intervento sulla Costituzione ed oggi c’è un’occasione storica! Nella presentazione del governo la Meloni ha superato il presidenzialismo caro alla destra (il potere ad uno solo!) dichiarandosi disponibile al semipresidenzialismo alla francese. La sua preoccupazione sincera è di non finire nel tritacarne dei governi a termine e dei loro leader ( durata media 1 anno e mezzo). Un errore virale ricorrere alla bicamerale, in cui l’equilibrio di governo ha sempre schiacciato i temi istituzionali. La storia per la prima volta ha individuato due donne come i fuochi di una elissi costituzionale che solo insieme possono conseguire un risultato ottimale senza l’incognita di un referendum confermativo grazie ad una larghissima maggioranza. Decisivo è l’apporto di tutti senza maggioranze costituite. Ecco perché tra i partiti e dentro i partiti c’è bisogno di un confronto approfondito e questo sarebbe favorito dal ricorso ad un’Assemblea costituente da eleggere insieme con le europee a costi ridotti, stesso sistema elettorale proporzionale, possibilmente con i suoi membri incompatibili con incarichi parlamentari, di governo e sottogoverno in Italia ed in Europa! Due leader donne per la nuova Costituzione ma alternative per il governo del Paese e di un’Europa più solidale!

Rodolfo Carelli


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