Il leggendario velista e ammiraglio Agostino Straulino merita l’intitolazione di una strada nella città di Latina

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Affollata presentazione al Circolo Cittadino Sante Palumbo di Latina del bel libro di Salvatore D’Incertopadre “Esuli”, un romanzo ambientato in Istria, narrando le vicende di una famiglia costretta lasciare la propria terra insiene a trecentomila connazionali osteggiati dal regime autoritario instaurato dal maresciallo Tito in Jugoslavia. E’ emersa nel corso del mio intervento la figura favolosa del comandante Agostino Straulino, dello Tino.Un mito della vela italiana che ha visitato Latina in decine di occasioni, in terra pontina vivevano tre sue sorelle, conosciute ed apprezzate dalla cittadinanza. La comunità giuliano-dalmata, istriana e fiumana lo ha sempre considerato una figura di spicco di una terra ancora amata in modo viscerale da chi è nato in quei luoghi. E’ auspicabile da parte del comune di Latina intitolare una strada a questo straordinario personaggio, come hanno fatto altre città italiane legate al mare. Nato a Lussinpiccolo – lussureggiante isola tra il Quarnaro e la Dalmazia – il 10 ottobre 1914 e morto a Roma il 14 dicembre 2004, Straulino impara ad andare in barca per andare a scuola, diventando poi velista e ammiraglio. Al termine della guerra, nel corso dei lavori di sminamento nel golfo di Taranto, un ordigno bellico gli esplose vicino e lo rese quasi cieco. La vista ricomparve lentamente, ma l’ amore per la vela lo spinse ad allenarsi durante la notte, quando non era necessario vedere perfettamente, per prepararsi ai Giochi Olimpici del 1948. Dal 21 novembre 1964 al 28 ottobre 1965 Straulino ebbe il comando della nave scuola Amerigo Vespucci, con la quale passò alla storia grazie all’uscita a vele spiegate dal porto di Taranto attraverso il canale navigabile e stabilì il record di velocità di 14,6 nodi (27,039 km/h). L’attività sportiva di Straulino lo ha reso famoso nel mondo. Ottenne una medaglia d’oro alla XV Olimpiade (Helsinki – 1952) per la vela in coppia con l’amico Rode – classe star – e nella stessa specialità una medaglia d’argento alla XVI Olimpiade (Melbourne – 1956). Numerosi i campionati mondiali, europei e competizioni internazionali che hanno visto il leggendario Straulino al primo posto. La medaglia d’oro era per lui. A 88 anni vinse per la quinta volta consecutiva la regata over 60 di Napoli. È morto all’età di 90 anni. La sua salma è stata portata all’aeroporto di Lussinpiccolo dove ha scelto di essere sepolto. La limpida figura del’ammiraglio ha rapprentato uno straordinario punto d’incontro e condivisione tra la comunità croata e quella italiana dell’isola che lo ha ricordato in più occasioni con larga partecipazione. Nato per essere marinaio, Agostino Straulino disse: «Sulla mia isola sono venuto al mondo e cresciuto. Là ho capito il mare e il mare mi ha accolto tra i suoi abitanti. Là ho conosciuto il vento e l’ho fatto diventare mio amico».


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.