Il taglio dei Parlamentari? Una calata di braghe al populismo e all’antipolitica dei grillini

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Comincia oggi la discussione sul taglio dei Parlamentari che sfocerà domani nel voto di Montecitorio.

La legge è una idiozia che soltanto gli scappati di casa del movimento cinquestelle potevano considerare una priorità per il Paese. I parlamentari sono il cuore della democrazia rappresentativa, specie in un sistema istituzionale di tipo parlamentare come il nostro. Gli amici grillini, una volta giunti al Governo, dovrebbero aver compreso che la democrazia rappresentativa non si taglia, si difende.

Le ragioni addotte per approvare la legge sarebbero di natura simbolica ed economica: andiamo incontro al malessere diffuso dei cittadini, dicono i tifosi della legge, e risparmiamo un po’ di soldi pubblici .

Entrambi questi ragionamenti sarebbero facilmente confutabili da uno scolaro delle elementari. La sofferenza dei cittadini non si allevia con meno parlamentari, ma con più parlamentari che facciano di quella sofferenza la ragione costitutiva della loro funzione parlamentare. Quanto al risparmio economico tutti gli specialisti hanno sottolineato che da questa ferita inferta al Parlamento si raccatterebbero pochi spiccioli.

Domani si vota alla Camera. Sulla carta la maggioranza dovrebbe essere bulgara giacché la misura è di bandiera per i cinquestelle, dunque gli alleati più la Lega voterebbero  a favore.

L’ennesimo cedimento politico e culturale al populismo e all’antipolitica dei grillini, una vergognosa calata di braghe sull’onda emotiva della folla.

Achille Occhetto, l’ultimo Segretario del Pci, ha recentemente affermato che la dizione “popolo” può non voler dire nulla. Esiste la società, non il popolo. Una società organizzata ed educata in classi, in corpi intermedi ed in organizzazioni. Senza tutta questa “sovrastruttura” per dirla con Marx, il popolo assume la fisionomia della folla manzoniana. Proprio quella a cui si arrende il Pd di Nicola Zingaretti votando a favore di questa fregnaccia.

Se fossi in Parlamento voterei contro, non solo perché considero questa legge una idiozia politica e costituzionale, di più, una ferita alle istituzioni democratiche di cui davvero non sentivamo il bisogno, ma anche perché in politica e nella vita sono poco propenso a darmi la zappa sui piedi.

Si prevedono file chilometriche nei gabinetti di Montecitorio giacché la legge in questione, come dire, stimola il ricorso al water.


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Sono laureato in Scienza della Politica con tesi dal titolo: ”L’eccezionale: Storia istituzionale della V Repubblica francese”. Socialista liberale libertario e radicale. Mi sono sempre occupato di politica e comunicazione politica collaborando a campagne elettorali e referendarie. Ho sempre avuto una passione per il giornalismo d’opinione e in News-24 ho trovato un approdo naturale dove poter esprimere liberamente le mie idee anche se non coincidono sempre con la linea editoriale della testata. Ma questo è il sale della democrazia e il bello della libertà d’opinione.