Premetto, come è giusto che sia e come sono uso affermare, che: “ gestire la Cosa pubblica o meglio rivestire ruoli di interesse pubblico e con responsabilità maggior “, resta sempre un difficile esercizio.
Ebbene, una volta tanto che in Italia, siamo riusciti ad abbandonare le vesti di sudditi delle Signorie, dei Comuni all’ombra dei campanili, siamo riusciti a buttare alle ortiche l’unica persona che, per preparazione e visibilità europea, per non dire mondiale, ci avrebbe rappresentati in maniera eccelsa.
Oggi, assistiamo ad incredibili teatrini.
Esclusi, liste di partito. Insomma il cittadino resta costretto ad esprimere il proprio voto, in liste formate dai Partiti, con persone a lui sconosciute.
Signori e Signore, ma chi saranno mai i Partiti?
Dalla Costituzione:
Art. 49. Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
?
Ho l’impressione come spesso sono uso affermare, che è un inutile esercizio parlare al silenzio.
Credo che il tempo vada scorrendo verso i titoli di coda.
Signori, italiani, francesi, tedeschi, europei insomma, invece di rincorrere una mediocre zona confort, non sarebbe il caso di cementare con una unica Costituzione, un Unico Stato Europeo?
Quante altre lacrime e sangue, saranno verste prima che tutto ciò sia compreso?
Quanti altri personaggi, guerrafondai e non, dovranno sorgere e poi scomparire?
Ma si, questo è un puro esercizio di stile, poiché io mi chiamo “ nessuno “ , e non ho tessere di partito.
PER CORTESIA: “ SBRIGATEVI “.
Marco Isone.
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