LATINA – La soffiata ai di Silvio che inguaia l’imprenditore: «Non vi presentate all’incontro se no vi arrestano». Un’inchiesta collaterale a quella denominata ‘Alba Pontina’, che nei giorni scorsi ha portato alla consegna di un avviso di garanzia a Roberto Bergamo, un geometra di 33 anni indiziato di essersi avvalso dei servizi di Angelo Morelli ed Ismail El Ghayesh, rispettivamente 25 e 23 anni, per comprare voti in occasione delle ultime elezioni amministrative a Latina.
Il filone dell’inchiesta era stato aperto quando un consumatore di cocaina era stato vittima di un tentativo di estorsione per un debito di 1500 euro non pagato, contratto proprio per procurarsi la sostanza stupefacente. Stando alla ricostruzione del testimone il denaro era dovuto a Gianfranco Mastracci ed Ismail El Ghayesh, che avevano poi optato per un modo ‘alternativo’ di riscuotere il loro credito, vale a dire costringere l’uomo a votare per Roberto Bergamo, all’epoca candidato consigliere comunale.
La vittima della tentata estorsione racconta che Bergamo aveva messo su in sistema di reclutamento voti rivolgendosi ad Angelo Morelli, detto Calo, il quale si era a sua volta affidato a Mastracci ed El Ghayesh, che avevano addirittura promesso 30 euro in cambio del voto a Bergamo e si prodigavano di accompagnare gli elettori fino all’entrata del seggio.
Nella stessa inchiesta, ma per una vicenda parallela a quella elettorale, è entrato a far parte anche Antonio Fusco, detto Marcello, che per intercedere in favore di un amico vittima di estorsione da parte del clan Di Silvio avrebbe, almeno secondo gli investigatori, provato ad intercedere con la famiglia: Marcello avrebbe infatti consigliato ad alcuni esponenti Di Silvio di non presentarsi ad un incontro programmato proprio con la vittima dell’estorsione, per evitare l’arresto da parte della Polizia, precedentemente allertata.
Le tesi accusatorie dovranno comunque essere dimostrate in dibattimento, ma lo scenario si preannuncia articolato.
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