Disco rosso per Latina e Gaeta. Va a l’Aquila il prestigioso riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura 2026, peri il conferimento del quale erano in lizza anche le due città pontine, che avevano rispettivamente presentato i progetti “Latina Bonum Facere” e “Blu, il clima della cultura”. Nel lotto delle finaliste anche i comuni di Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena).

A proclamare stamane L’Aquila Capitale Italiana della Cultura per il prossimo 2026 lo stesso capo del dicastero Gennaro Sangiuliano in sala Spadolini al Ministero della Cultura, dove erano presenti anche i sindaci Matilde Celentano e Cristian Leccese.

Una decisione presa all’unanimità dalla commissione, presieduta da Davide Maria Desario, che ha valutato i progetti proposti dalle 10 città finaliste.

Un pizzico di rammarico per il capoluogo pontino e per la città del Golfo, per un’impresa solo sfiorata.
Restano però la sensazione di aver vissuto un’esperienza ricordevole e la soddisfazione, anche intensa, di aver raggiunto l’importante traguardo della finalissima.


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