LATINA- Eccole le terre bonificate, le città nuove, volute dal Duce, andare sotto acqua.  Pontinia, Sabaudia, sono sommerse da acqua e fango. I temporali di sabato notte hanno fatto sprofondare la Pontina, al bivio di S Vito- Borgo Montenero, altra terra fertile, alle falde del Circeo. Qui tutto è stato sconvolto

Certo, un territorio difficile questo, come costatarono le famiglie  venute qui dal Veneto, Friuli, Emilia Romagna, per bonificare questa terra infestata di zanzare, come ha descritto bene, nel  romanzo ” Canale Mussolini “, lo scrittore, Antonio Pennacchi,vincitore del premio Strega.

Gli anziani non ricordano una cosa del genere, ma oggi il clima è cambiato davvero e ci avviciniamo a quello tropicale, a quello che caratterizza gli Stati Uniti.E’ colpa dell’inquinamento, urlano gli ecologisti, ma non solo, è colpa anche della mancata manutenzione, dell’incuria di chi,da troppi anni parla di Pontina e di bretella, Cisterna-Valmontone, senza mai arrivare all’esecuzione dell’opera. Ma neppure la manutenzione ordinaria è stata eseguita, la pulizia dei canali,il rifacimento del manto stradale della Pontina. Per non parlare dello sciagurato tombinamento dei canali, come quello sepolto al KM 97+700, dove è avvenuta la tragedia e dove ancora non riemerge il corpo di Walter Donà.
La città di fondazione, Pontinia, è stretta tra il canale Botte e il fiume Sisto, entrambi esondati. Case e attività commerciali sono finite sommerse e nel cuore della cittadina sono arrivati persino i pesci. Qualcuno  ha percorso in canoa le strade principali, o ha lanciato reti da pesca. I danni sono ingenti. «Stiamo ancora affrontando l’emergenza e quantificare al momento è impossibile. Ci vorrà almeno un mese per capire», spiega il sindaco, Carlo Medici,che è anche ingegnere e si intende di numeri e calcoli ed  è al timone anche dell’amministrazione provinciale di Latina. «Sono caduti 136 millimetri d’acqua, in poche ore, aggiunge,  quanto accaduto ritengo sia imputabile ad un evento eccezionale, più che a problemi di manutenzione dei canali».Nella zona sono state censite 120 aziende, fino a Terracina, completamente invase dall’acqua ed ora hanno perso tutto il raccolto. Per la Coldiretti è una catastrofe.

Ortaggi, serre, tutto è andato perduto.Tra Terracina e il Circeo è concentrato  il 40% dell’ export agroalimentare ed ora siamo sull’orlo della rovina, della disperazione. Tutti  guardano ancora attoniti alle terre allagate, quasi increduli, poi bisognerà ricominciare e sarà duro.


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Per oltre 30 anni la voce di Radio Rai e Rai Tre in provincia di Latina, ho seguito i maggiori eventi che hanno interessato il nostro territorio. Oggi una nuova esperienza con News-24.it di cui ho assunto la direzione, aiutando con la mia esperienza e la mia passione un gruppo di giovani talenti della comunicazione on line a crescere e ad affermarsi.