ROMA – “E’ in atto un feroce crimine contro l’umanità in questi mesi, per il quale la comunità internazionale è completamente immobile“.

Lo afferma in una nota l’europarlamentare del Gruppo Identità e Democrazia (Lega),

Riguarda 120.000 armeni che vivono nel Nagorno-Karabakh e moriranno di fame e di stenti, per via del blocco da parte dell’Azerbaigian di una piccola striscia di terra che collega l’Armenia, chiamata corridoio di Lachin. Da lì dovrebbero passare cibo e medicinali ma persino i convogli della Croce Rossa internazionale vengono fermati senza motivo dalle autorità azere.

L’assedio finale degli armeni avviene contro la sentenza della Corte internazionale di giustizia. Se l’Unione europea non agisce subito per fare rispettare questa sentenza sarà responsabile di aver taciuto difronte a un grave crimine contro l’umanità. Siamo sempre disponibili ad aiutare tutti nel nome della solidarietà, possibile che alla tragedia degli Armeni restiamo indifferenti?

L’Armenia e l’Europa condividono millenari legami culturali, storici e religiosi. Lasciare al loro destino 120.000 armeni significa rinunciare alle nostre radici europee più profonde, che nei cristiani d’oriente trovano la loro terra più fertile”.


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