In un paese sconcertato qual è l’Italia non poche note suonano stonate o scordate, prima fra tutte l’ignominia e la ferita ignobile inferta dal Mezzouomo Salvini con la sua alzata d’indegno -e non d’ingegno- politico: recarsi a Corleone per celebrare là, lui con Loro, la festa della Repubblica ossia per una contrapposizione alle sacrosante conquiste democratiche calpestandole spudoratamente. Contraddicendo la sua presunta nobile intenzione ha compiuto un’azione o mossa di stampo mafioso al contrario, come se avesse rivoltato un cappotto usato cambiando la fodera. Una stonatura assordante, riprovevole, sottolineata dagli accordi di tromboni e grancasse di quanti lo corteggiano e esaltano rimpinzandolo di voti e gratificanti attributi, per noi riducibili esclusivamente a quelli genitali.
Che dire della soppressione della Storia dal tema di maturità o esame di Stato? La scuola italiana, per sua oramai magra fortuna, campa di rendita della/dall’unica riforma seria e sensata della sua storia,la riforma Gentile,di uno che sarà stato pure fascista ma era una testa pensante,comunque un filosofo e intellettuale che sapeva del valore cultura e dell’importanza della formazione. Per molti,oggi, magari un radical chic (che Gentile compatisca gli Ignoranti molti e i Pensanti pochi!) comunque, non apparentabile alla maggior parte dei ministri che gli sono succeduti fino all’ ultimo per quanto “una brava persona”. Che senso ha sopprimere la traccia o tema di Storia? Stando ai miei ricordi e alla mia esperienza, questa può dirsi la sigla di una serie di omissioni ministeriali –chiamiamole così- circa i contenuti d’attualità cioè di vita nei programmi o nelle tematiche scolastiche. A parte gli autori omessi,dimenticati o rimossi mai proposti, si pensi a certe problematiche quali l’eutanasia,l’omo e transessualità, la situazione carceraria etc., la diffusa criminalità mafie comprese, si provi a immaginare se o quale ministro,oggi, si esporrebbe a un tale azzardo! Stiamo parlando di aspetti sociali, trasformazioni e mutamenti che rientrano nella Storia, fanno storia, parlano della storia di ieri,di oggi e di domani. E’ un dovere conoscere la storia per capire chi, dove e come siamo. E la “riforma” del Latino e Greco nei licei classici? Nel XXI sec. gli scaltri giovani scolari impegnati ancora a fare gli “amanuensi” leggasi traslitterare l’antico per rivestirlo “di nuovo”?! Con docenti di Greco che ancora,chissà, credono di essere i depositari dell’Ellade in patria cioè i “classici” per eccellenza?! Ma il ministero rimane arroccato nel suo Partenone (il “monastero” umbertino di viale Trastevere) con fregi e sculture che di fidiaco non hanno davvero nulla; felice della “scuola lavoro”, degli smartphon prima autorizzati come didattico supporto(?!), poi ritrattati. “…E poi e poi e poi, ri-fare la scuola, che senso ha?” (grande Mina, lei sì che ha fatto scuola!).
Per fortuna c’è anche la Musica, essa sì linfa vitale. Solo due esempi tra i più recenti: la “Chovanscina” di M.P. Musorgskij (Scala Milano), diretta da V.Gerghiev e M.Martone; la Sinfonia n.8 in do minore di A. Bruckner (Auditorium Roma), magistralmente e vigorosamente diretta da Antonio Pappano. Due esempi o indicazioni per lenire se non curare il male oscuro che insidia il nostro paese, che andrebbero im-posti come “cura nazionale” e non proposti come alternativa (palliativi) da una televisione che insiste nello stordire gli italiani con una pletora di stronzate nelle ore di punta compresi i salotti da barbiere o parrucchiere chiamati Gruber, Formigli, Floris,il barone Fazio e quanti ne volete. Personalmente, salvo l’Annunziata e la Bordone (Agorà): l’avete presente? Fantastica, agitata e svolazzante come Mary Poppins, sempre pronta a tirare fuori dalla sua “valigia”(le mobilissime braccia, ininterrottamente in azione) e giù parole,parole,parole come fossero note! Della “Chovanscina” Martone ha fatto un allestimento superbo rappresentando la rivoluzione con allusioni filologicamente pertinenti al tempo presente, in sintonia perfetta con la travolgente direzione di Gerghiev. Pappano ha “massacrato” gli orchestrali portandoli alle stelle nell’esecuzione impressionante di una sinfonia spigolosa, complessa e “oscura” per i suoi significati e sottintesi misteriosi, per un verso, ideologicamente inquietanti,per altro verso. Anche questo passa l’Italia, ma pochi se ne accorgono, colpa anche dei governi e della scuola. (gmaul)


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