C’era una volta un posto che quelli di Sabaudia chiamavano e chiamano ancora il “boschetto della marina”.
Sei ettari circa di terreno che arrivano a lambire le sponde del lago di Paola, dove si concentra una folta vegetazione: querce, sughere e altri generi di piante secolari.
A meno di 500 metri dal centro storico, si apre là dove s’interrompe Via Arezzo. Fino ad una trentina d’anni fa era un incanto, anche se un po’ nascosto, uno degli angoli più suggestivi della città, un piccolo gioiello verde a due passi da Piazza del Comune.
Luogo privilegiato dai bambini che nella sua frescura si attardavano a rincorrersi e ad inventare giochi, dagli adulti per inoltrarsi in lunghe e rilassanti passeggiate ed anche dagli adolescenti in cerca delle prime effusioni lontani da occhi indiscreti. Reso ancora più invitante dalla piccola strada che costeggiava il lago.
Nell’attualità. purtroppo, quell’immagine sembra essere stata cancellata dal tempo. A farla da padrona oggi sono invece abbandono e degrado.
Al suo posto, infatti, ecco comparire la stortura di una sorta di discarica a cielo aperto, con in bella vista ogni genere di rifiuti e materiali da risulta vari, scheletri di elettrodomestici pesanti compresi. Mentre la stradina a bordo lago è diventata praticamente impercorribile, complice la crescita senza freni della vegetazione rimasta incolta per decenni.
A portare alla luce il problema è un utente facebook con una serie di scatti che rendono e commentano da soli lo stato in cui versa il sito. Ma accompagnati anche dalla proposta agli enti competenti di prendere in considerazione l’idea di bonificare e riqualificare l’area.
Tante le reazioni sul social, nei quali, insieme alla tristezza, al disappunto e allo sdegno, riaffiorano teneri ricordi infantili e adolescenziali, di quando cioè il boschetto della marina era un’oasi felice.
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