“Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente”: e se anche a Latina ci fosse un Mr. Wolf?

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LATINA- Mi rifaccio alla saggezza del Grande Timoniere, Mao Zedong. Una delle sue massime più efficaci è la seguente: “Grande è la confusione sotto il cielo e quindi la situazione è eccellente”.

Politicamente una istantanea di quel che sta accadendo a Latina attorno alle candidature per le prossime elezioni amministrative di ottobre. Il fronte “progressista” (le virgolette sono più che mai necessarie!) si sta organizzando per la riconferma di Damiano Coletta. Anche se i mal di pancia si potrebbero tramutare in coliti croniche.

La destra perde tempo a dividersi, a scambiarsi veti ed altri veti ancora. Nel frattempo l’elettore perde fantasia e fiducia in un cambiamento non solo auspicabile ma praticabile. Un rinnovamento, cioè, di una classe dirigente non propriamente all’altezza della sfida: salvare Latina da una morte annunciata.

Dunque, la frase di Mao come direbbe Tonino Di Pietro c’azzecca, eccome se c’azzecca con le questioni latinensi. E pure i nomi ci sarebbero. Ci sono. Di alto livello? Di livello altissimo.

Basterebbe fermarsi un attimo, dismettere le polemiche e cominciare a pensarci per davvero a chi potrebbe governare Latina. Serve esperienza politica, naturalmente. Latina non è propriamente l’ultima delle città italiane, nel Lazio viene subito dopo Roma. Dunque, unitamente ad una certa cultura politica, il candidato deve avere anche una capacità amministrativa e di gestione del governo di prima grandezza.

Deve essere civico, però. La destra va sostenendo questa tesi, opinabile, ma è così: Michetti a Roma risponde a questa logica. Il civico, sostengono i leader del centrodestra, meglio di altri è in grado di dialogare con elettori che non si identificano immediatamente con i partiti. Un civico che sappia di politica e di amministrazione, quindi. Aggiungerei, possibilmente intelligente. Ma che dico, di quella tipica intelligenza che ben lungi dall’essere un dato tecnico è un dono, guizza naturalmente per grazia di Dio.

Deve sapere stare in mezzo alle persone, uno che ambisca a governare la città: dal frequentare il mercato al sabato mattina fino al dialogo con gli imprenditori e le categorie.

Si dirà che dopo aver tratteggiato questo identikit la situazione s’è fatta ancora più confusa e buonanotte a Mao Zedong.

Ed invece, amici, seguitemi col ragionamento, vi prendo per mano e ve lo faccio conoscere io un candidato possibile (cosa diversa dal possibile candidato, intendiamoci sulla lingua): Massimo Passamonti.

Enfant  prodige della politica quando c’erano le idee, quando la Politica non era un vespasiano ma un tempio laico da servire con onore. Terminato l’impegno politico, quasi trent’anni fa, Passamonti è uno degli uomini più influenti di questo nostro Paese. Presiede e dirige, infatti, il ramo della Confindustria che si occupa del gioco legale. Ha promosso, in questa sua veste, tutta una serie di interventi normativi per sottrarre i gioco dalle illegalità e per occuparsi delle degenerazioni psichiatriche e le dipendenze a cui può condurre il gioco.

Giorgia Meloni, presentando la candidatura di Enrico Michetti al Campidoglio, lo ha definto Mr. Wolf, il personaggio che in Pulp Fiction si presenta così: “Sono il signor Wolf, risolvo problemi”.

Ecco, senza troppo cercare, senza troppo dividersi anche a Latina ci sarebbe un Mr.Wolf.


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Sono laureato in Scienza della Politica con tesi dal titolo: ”L’eccezionale: Storia istituzionale della V Repubblica francese”. Socialista liberale libertario e radicale. Mi sono sempre occupato di politica e comunicazione politica collaborando a campagne elettorali e referendarie. Ho sempre avuto una passione per il giornalismo d’opinione e in News-24 ho trovato un approdo naturale dove poter esprimere liberamente le mie idee anche se non coincidono sempre con la linea editoriale della testata. Ma questo è il sale della democrazia e il bello della libertà d’opinione.