APRILIA – La misura cautelare viene dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Un 35enne è gravemente indiziato per essere stato l’autore di un sequestro di persona a scopo di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

I fatti risalgono al 9 maggio 2022, quando è giunta la segnalazione di un sequestro di persona ad Aprilia. Nello specifica, la responsabile di una società romana operante nel settore edile ha segnalato il sequestro di un suo collaboratore al quale erano stati affidati dei lavori di ristrutturazione di un immobile ad Anzio.

A motivo del sequestro il 35enne avrebbe vantato nei confronti della società un credit. Dalla preliminare attività investigativa esperita nell’immediatezza dalla Squadra Mobile di Roma, con l’ausilio della Squadra Mobile di Latina, e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, emergeva che la vittima era stata costretta ad entrare nella autovettura dell’indagato ed era stata privata della libertà per circa 5 ore, durante le quali veniva minacciata e picchiata.

Inoltre, al fine di sollecitare il pagamento il 35enne aveva inviato ai vertici aziendali della società capitolina fotografie e video ritraenti la vittima con il volto tumefatto.

La ricostruzione di quanto accaduto è stata pienamente confermata dai successivi approfondimenti investigativi, dai quali è altresì emerso che la vittima, mentre era in ostaggio, era stata obbligata a consegnare la somma di denaro contante che aveva con sé e per ottenere la sua liberazione aveva dovuto effettuare due prelievi al bancomat.

Soltanto dopo aver ottenuto il pagamento, l’indagato ha riportato la persona vittima di sequestro alla sua autovettura.

Al 35enne inoltre, viene contestato di aver tentato di estorcere una somma di denaro al responsabile commerciale della società per la quale aveva effettuato lavori edili.

Le indagini, infatti, hanno consentito di appurare che l’indagato, inviava tramite WhatsApp messaggi dal contenuto intimidatorio in cui evocava la propria contiguità alla criminalità organizzata campana, prospettando, in caso di mancato pagamento, l’intervento di soggetti riconducibili a un gruppo criminale mafioso.


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