È lo zio di Elena Santarelli l’uomo del tragico gesto di ieri.

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Latina-Vittorio Bonaldo è il nome dell’uomo che ieri mattina si è tolto la vita, gettandosi dall’ottavo piano di una palazzina del Corso della Repubblica, nel centro di Latina.

L’uomo era di Sermoneta.
Ex finanziere in pensione, era completamente a servizio della sua famiglia.
In particolare, da trentasette anni si prendeva cura della figlia disabile.

Zio di Elena Santarelli, showgirl molto nota, di Sermoneta, che spiega con un post su Istangram le motivazioni che hanno spinto al tragico epilogo l’uomo, conosciuto da tutti come una persona sorridente e disponibile.

Oltre alla forza e all’amore che l’uomo ha speso nella sua vita, Elena accende i riflettori su un tema importante, il messaggio che lo zio lascia, oltre alle scuse e ai saluti ai suoi familiari, è rivolto alle istituzioni:”CHIEDO AI POLITICI DI FARE DI PIÙ PER LE FAMIGLIE CON PERSONE CON HANDICAP”

A testimonianza del messaggio, la Santarelli posta sui social la lettera che il marito della zia lascia ai familiari.

“Questa è la lettera che mio zio Vittorio ha lasciato a mia zia Clara (sorella di mia madre) ieri mattina sul tavolo prima di togliersi la vita”.

“La Prader Willi mi ha consumato, distrutto senza forze, ora sento già il secondo mostro che si è impossessato di me. Chiedo scusa alla mia famiglia (tutta) ma non ho la forza per affrontarlo. Mario prendi il comando e già so che lo farai, ciao, grazie Dani ciao Vale scusa, Lalla scusa ciao. Tommi Vittoria nonno va sulla luna. Ciao bambini, ciao studiate. Ciao a tutti quelli a cui ho voluto bene, amici cari. CHIEDO AI POLITICI DI FARE DI PIÙ PER LE FAMIGLIE CON “PERSONE CON HANDICAP“. Vittorio Bonaldo”.

“Da 37 anni era l’ombra di sua figlia, insieme a mia zia era un vero e proprio ‘care giver’ e dedicava tutte le sue energie alla figlia malata. Come tutti i care giver, ci si sente lasciati soli (non dalla famiglia). Pochi giorni fa aveva scoperto di essere affetto da una malattia, questo è il secondo mostro di cui parla: questo gesto che ha compiuto può essere giudicato come atto di vigliaccheria ma non è così. Un gesto chiaro – scrive Elena – di un ultimo sacrificio verso la famiglia e verso tutte le famiglie che vivono questa condizione, zio Vittorio era una bella e brava persona, che aiutava tutti con il sorriso sulle labbra. Vorrei che tutti lo ricordassero per tutto quello che ha fatto prima di compiere questo gesto estremo. Zio voleva che si parlasse della Prader Willi e questo è il mio contributo al tuo volere, zio Vito. Ti vogliamo tutti bene, hai lasciato un grande vuoto. Con affetto, tua nipote Elena”.


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Sono nata a Roma il 29 ottobre del 1981, vivo a Sermoneta dove gestisco una piccola impresa nel borgo medievale. Nella mia cittadina, che amo e vivo con entusiasmo, mi interesso di politica e attività sociali. Laureata in Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione, sono molto attiva nel volontariato. Dalle pagine di News-24.it spero di raccontarvi con entusiasmo e passione la mia splendida Sermoneta: un borgo incantato, dove è possibile fare un viaggio nel tempo e nella natura...