“Il presidente di ABC Gustavo Giorgi ha chiesto pubblicamente scusa agli abitanti di Latina per i numerosi e gravi disservizi nella raccolta dei rifiuti che, come lui stesso riconosce ringraziandoli , al momento pesa quasi interamente sulla responsabilità dei cittadini.

Meglio sarebbe se si dimettesse insieme all’intero CDA cosi come gli avevamo chiesto durante i lavori relativi all’approvazione del bilancio di ABC.

Ci sono contraddizioni tali che giustificano le dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione. Il CDA è a conoscenza del rapporto che lega ABC alla società che dovrebbe sistemare i mastelli personalizzati in concomitanza del ritiro dei cassonetti da parte dell’azienda speciale.

La mancanza di una conseguenzialità temporale sta penalizzando l’intera città.

I management di ABC ha utilizzato il Covid per giustificare la carenza dei servizi di raccolta. La realtà è la cronica mancanza di personale, questo comporta lo sforamento delle 150 ore di straordinario annuo ammesse per i singoli lavoratori in carico. Ciò accade da ben prima dell’arrivo della pandemia.

A tal proposito è utile sapere che il piano Contarina, ovvero il piano strategico dell’intero servizio che è costato mesi di studio e di economie, prevedeva zero ore di straordinario.

Una considerazione su tutte: il mono operatore, autista e raccoglitore, non può funzionare come risorsa in quanto eleva i rischi per chi svolge questa funzione.

Ricordiamo in oltre che la prima avvisaglia di maltempo ha lasciato i mastelli nel caos assoluto, ci immaginiamo cosa possa succedere quest’inverno.

Senza contare che la raccolta personalizzata con i mastelli in carico ai cittadini non garantisce che qualcuno possa travisare nei mastelli altrui rifiuti che non sono mai stati prodotti dagli utenti che pagano la Tari.

E senza considerare che gli stessi possono essere trafugati o scomparire comportando un iter di perdite di tempo per i cittadini che devono barcamenarsi tra denunce e richieste di nuovi mastelli.

Insomma la raccolta dei rifiuti così impostata è destinata a fallire perché caricata tutta sulle spalle del cittadino divenuto custode e controllore dei rifiuti propri ed altrui.

Personalmente ci auguriamo che questo sistema sia progressivamente ripensato in tempi brevi.

Noi siamo pronti nel continuare a dare il nostro contributo costruttivo, come fatto finora, nelle sedi istituzionali”.

Lo dichiarano, in una nota, Chiarato e Fanti.


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