Agenti immobiliari, serve un nuovo modello

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Adottare una modalità professionale per l’agente immobiliare del nuovo millennio e tracciare dei confini netti che aiutino a riconoscere la sua professione vuol dire agire con chiarezza, trasparenza, linearità oltre a favorire la legalità, contribuendo a valorizzare la professionalità dell’agente con ricaduta positiva per il cittadino. Questo il motivo che ha portato UNI e Fiaip ad organizzare per lunedì 21 maggio, a Milano, un incontro di presentazione delle linee guida per la formazione e indirizzi operativi per la valutazione di conformità nella professione dell’agente immobiliare. Un nuovo modello professionale, insomma, che si auspica gli agenti adottino dando vita ad un metodo comune di lavoro che, in linea con gli standard europei, possa garantire la massima serenità nella collaborazione tra colleghi valorizzando nel contempo la rete professionale a livello italiano ed europeo, con conseguenti benefici trasversali per i clienti-consumatori e per gli stessi agenti immobiliari.
«Occorrono interventi da mettere in campo per dare nuovo slancio al settore – spiega Pietro Baglio, presidente provinciale Fiaip Latina -, e precisi impegni che la Federazione deve assumere circa le sfide che la professione dovrà affrontare nei prossimi anni. Perché – come ormai è divenuto slogan Fiaip – se riparte il settore immobiliare, riparte l’economia».
Valorizzare il ruolo dell’agente è il primo grande step – insiste Baglio. «In particolare è fondamentale far comprendere che rivolgersi a un agente immobiliare non rappresenta un costo, ma un investimento, in quanto viene offerto un insieme organico di servizi che danno importanti garanzie ai contraenti».
Questo il prerequisito che deve radicarsi per qualificare la professione, e far percepire al legislatore – che in questi ultimi anni ha caricato gli agenti immobiliari di adempimenti e responsabilità – l’importanza dei servizi offerti dalla categoria. Perché se i cittadini non hanno problematiche non solo la categoria si eleva, ma soprattutto diminuisce il contenzioso in ambito immobiliare.
Baglio ha poi insistito sulla necessità di dar vita a un nuovo standard professionale di riferimento, che deve essere creato attraverso un confronto di come le varie realtà operano nei territori, applicando, ad esempio, un modello che consista nel non prendere l’incarico di vendita al valore richiesto dal proprietario, ma nel fare una valutazione di mercato; un criterio che contempli un controllo documentale fatto dall’agente immobiliare e un controllo dal punto di vista dell’edilizia urbanistica e catastale fatto dai tecnici abilitati. «Insomma – sintetizza il Presidente – una rivoluzione copernicana che renda giustizia al ruolo e al carico di responsabilità di cui siamo quotidianamente investiti».
Circa i prossimi impegni di cui si farà carico la Federazione – come ha poi spiegato Mara Budelli, delegata provinciale Fiaip donna – Fiaip focalizzerà il suo impegno su tre cardini: qualificazione professionale, lotta all’abusivismo e innovazione tecnologica.
La Federazione sottolinea poi con forza la necessità di una riforma strutturale della fiscalità immobiliare. «Molto bene – ha sottolineato Giovanna Consalvi, agente apriliana new entry al direttivo provinciale – la proroga degli incentivi fiscali; benissimo il tema della cedolare secca, quindi una proroga della cedolare sui contratti di locazione a canone concordato al 10%, ma soprattutto l’estensione della cedolare secca ai contratti di locazione a uso diverso da quello abitativo». E insiste: «Quando parliamo di riforma strutturale della fiscalità intendiamo un progetto strutturale che preveda una riduzione concreta della pressione fiscale e soprattutto una certezza della fiscalità. Noi abbiamo tantissime tasse e imposte, che non solo non facilitano, ma rendono quasi impossibile quantificare il rendimento finanziario/economico netto degli investitori. Fatto che purtroppo spinge gli investitori anche a comprare all’estero. E questo porta fuori non solo denari, ma anche ricchezza, impresa e futuro».
Sul fronte, poi, dell’estensione della cedolare secca ai contratti commerciali, la professionista ha sottolineato come un intervento del genere non solo comporterebbe una riduzione dell’evasione fiscale, ma anche un rilancio, una rigenerazione urbana, una rivitalizzazione nei centri urbani cittadini.
Per concludere, proprio il Presidente Baglio ha tenuto a declinare alcuni numeri. «L’immobiliare da solo vale più del 20% del Pil nazionale. Negli ultimi anni però sono stati persi oltre 800mila posti di lavoro lungo tutta una filiera legata al settore che riguarda non solo i costruttori, ma gli artigiani, gli elettricisti, i muratori, chi aiuta a vendere e comprare casa». Alla luce di ciò, come evidenziato anche da altre associazioni di categoria, il presidente ha ribadito con forza che se riparte il settore immobiliare riparte l’economia. E a dirlo sono i numeri.


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Giornalista, organizzatrice oltre che conduttrice di eventi e uffici stampa. Laureata in Lettere. Ho mosso i primi passi in radio e vi sono rimasta per 14 anni e mezzo. Per cinque anni Ufficio Stampa del Comune di Latina. Ho attraversato tutti i mezzi di comunicazione: radio, tv, cartaceo, on line (ci vorrebbe troppo spazio per elencare tutte le testate!). Sono una lettrice accanita e scrivo per passione racconti gialli e noir. Perché News-24.it? E’ fresco, veloce e non ci sono fake-news.