Non si possono promettere traguardi ambiziosi, quando si hanno pochi soldi.Il presidente del Latina calcio 1932 Antonio Terracciano, insieme al direttore generale, Fabio Napolitano e i soci Luca Fierro (responsabile del settore giovanile) e il commercialista Giuseppe D’Apuzzo hanno fatto un bilancio della stagione, appena terminata.La loro onestà è palese. Non sono venuti per promettere cose impossibili o per “arraffare”.Sono stati dei capitani coraggiosi. Hanno preso il latina quando era fallito e non c’era più un soldo e tra le macerie hanno ricostruito una squadra,una società.
“Abbiamo raggiungendo il nostro obiettivo che erano i playoff – ha detto il presidente nerazzurro –
Siamo la società che ha permesso al calcio di non sparire in città, ma ci siamo ambientati in un settore che non è il nostro, trasferendo le nostre capacità imprenditoriali. Ecco, seguendo queste nostre capacità, ci sembra fare un passo troppo azzardato e più lungo della gamba pensare di tornare subito in serie C. Preferiamo quindi, a meno che non cambi il regolamento, come ci auspichiamo, iniziare a prepararci ad allestire una squadra per la Serie D e vincerla, aspettando alla finestra la possibilità di fare il salto in Serie C”
Il diggì Fabio Napolitano: “Non possiamo non citare chi ci è stato vicino in questi mesi, affrontando spese economiche, lunghi viaggi e intemperie per starci vicino. Ripartiamo da loro per mandare un messaggio alla città di sostenerci con la loro presenza. Sappiamo che Latina è una piazza particolare,difficile. Ma quando rivediamo le immagini della Serie B, come diceva il presidente Terracciano, non possiamo non sottolineare come quei 4-6mila tifosi che c’erano allora, oggi servirebbero come il pane”.
” Avere una squadra di calcio in un campionato più importante,come la serie B, significa anche un ritorno economico per tutti, ma per ora non abbiamo grandi possibilità e perciò facciamo appello ai tifosi e agli imprenditori piccoli e grandi, perché stiano vicino alla società.Per quanto riguarda l’assetto della squadra è ancora tutto prematuro, cercheremo comunque di mantenere l’ossatura, i migliori, ma l’allenatore cambierà.
E’ stato pubblicamente ringraziato Chiappini,che era parte di un progetto più complessivo,perché quando ha capito che non c’era più sintonia ha fatto un passo indietro.
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