Ciao,ciao “bambino”,un rutto ancora/ e poi satollo tu te ne andrai/ a far la siesta “legato” altrove. /Come una fiaba la gloria passa/c’era una volta e poi chissà…/Cos’è che trema sul tuo faccione/ è orgoglio o rabbia,dimmi,cos’è?/ Tu non sapevi ch’a Bologna se per /oro spacci quel ch’ oro non è /da nero qual sei dalla testa ai piè / rosso ti fai per la vergogna ?/ Parole nuove, non vuote e bugiarde/ tosto pur ti convien trovare./ Se pioggia o rabide lacrime /l’effigie tua bagnata hanno a noi/ saper non è dato. Il pensier/ nostro intanto al tempo va quando / con sollievo veder potremo/ come su quell’effigie da satiro/ beffardo piove piove……piove sempre di più! (gmaul)


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