Edmondo Angelini

176

Edmondo Angelini 

Un breve ritratto per ricordarlo                                                                             Lo storico lavora affinché gli avvenimenti umani non si dissolvano nell’oblio del tempo. (Erodoto)

La triste notizia della sua inaspettata morte mi è giunta da una voce amica e non poteva che rimandarmi con la memoria agli innumerevoli incontri che ho avuto con l’indimenticabile amico, storico indiscusso della nostra terra, con il quale ho condiviso interessi, passioni e soprattutto amore per Priverno, il nostro borgo natio.

Edmondo Angelini è nato nell’abbazia di Fossanova (Priverno) presso la quale i suoi genitori erano custodi. Fin dall’infanzia ha vissuto in stretto contatto con le opere d’arte delle più belle città italiane (Arezzo, Assisi, Cortona, Firenze, Perugia, Siena) subendo il fascino di un mondo fatto di arte, di storia e di spiritualità.

Le difficoltà connesse con gli anni della guerra e di quelli immediatamente successivi, coincidenti con la sua infanzia e con la sua adolescenza, non gli hanno permesso di seguire studi regolari, per cui la sua formazione di studioso è avvenuta lentamente, durante i suoi numerosi viaggi e lunghi soggiorni fuori di Priverno, a contatto diretto con le opere d’arte, con i monumenti, con la natura e con la frequentazione assidua di biblioteche ed archivi.

Edmondo ha compiuto esperienze e viaggi che lo hanno arricchito nella sua passione, negli studi e nelle sue ricerche. All’inizio del 1947 partì per Arezzo, dove restò fino alla fine del 1949. Questo soggiorno gli permise di visitare alcune città della Toscana e dell’Umbria che gli aprirono i vasti orizzonti dell’arte alla quale, successivamente, è stato costantemente interessato.

Sul finire degli anni ’50 visitò più volte la Francia, particolarmente Avignone e la Provenza e, all’inizio degli anni ’60 la Germania, finché nel 1964 si recò a Parigi rimanendovi fino al 1984. Tornato in Italia è stato assunto dal Comune di Priverno per il quale ha inventariato l’Archivio storico ed ha organizzato mostre culturali fino al suo pensionamento.

La sua vasta attività culturale iniziata con mostre d’arte, personali e collettive si è successivamente indirizzata alla ricerca storica su Priverno, producendo numerosi articoli, più di trenta volumi tra opuscoli e libri, numerosi saggi ed interventi in convegni provinciali e regionali. Ha sempre dimostrato una passione per la storia, l’arte e la cultura e per la terra natia. Nelle sue opere si è sempre manifestato il rigore dello storico e dell’archivista. Con il suo rapporto d’amore per un territorio ricco di storia, Angelini ha messo in risalto preparazione e rigore scientifico nella ricostruzione delle tradizioni e nella lettura e scoperta delle fonti.                                                                                                                                                                                           I suoi studi, le sue ricerche si sono svolti negli archivi locali e di altre città, nei musei, nelle biblioteche di Roma, di Parigi. Edmondo ha consultato e studiato documenti dell’Archivio storico del Comune di Priverno e degli archivi parrocchiali (di San Cristoforo, San Giovanni) e altri documenti in possesso di privati cittadini, di casate e di famiglie privernati.

 Le sue ricerche sulle ricchezze storico-artistiche del territorio lepino hanno permesso di mettere in luce le solide radici socio-culturali dell’identità della comunità ben radicate nella storia plurisecolare. Angelini ha dato un notevole contributo alla storia di Priverno partendo da basi scientifiche che permettono una salda conoscenza del patrimonio artistico, archeologico, storico e culturale del nostro territorio. Egli è da annoverare tra gli studiosi e cultori della nostra storia locale che hanno saputo riscoprire e valorizzare la cultura del territorio, le bellezze artistiche della sua terra di Priverno .

 Lo stesso autore afferma che «Priverno non ha mai avuto il privilegio di essere un grande centro artistico, ma l’arte è stata sempre presente dentro le mura cittadine manifestandosi con intensità ed espressioni considerevoli». Priverno è un centro ricco di storia, di tradizioni culturali, di straordinari monumenti architettonici che cittadini laboriosi e creativi della propria identità, come Edmondo Angelini, hanno saputo creare, conservare e proteggere nel corso dei secoli.

Come autore e cultore di storia locale Edmondo è stato sempre rigoroso nelle sue indagini che hanno richiesto seri ed approfonditi studi delle fonti bibliografiche, delle tradizioni orali e scritte, delle pubblicazioni scientifiche di archeologia, di storia e di arte. Edmondo Angelini ha scritto veramente una storia di Priverno per cui futuri studi dovranno necessariamente far riferimento alla sua poderosa opera storica di divulgazione del patrimonio artistico di Priverno, svolta in tanti anni.                                                                                                                                                    Per questo le future generazioni dovranno sempre ricordare questo “illustre e nobile” concittadino per le sue numerose opere: Priverno nel Medioevo, La Cattedrale di Priverno, La Chiesa di san Benedetto, L’abbazia di Fossanova nel XIX secolo, S. Antonio Abate di Priverno

 


News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.



Articolo precedenteIl 10 marzo a Pordenone nuovo museo internazionale dedicato alla nona arte
Articolo successivoDomenica ai Bottini dell’Olio 5ª edizione del  LivornoPhotoDay