La bomba di 500 libbre,risalente alla seconda guerra mondiale, è stata disinnescata con successo. Ora si trova nella cava “Barbetti” di Priverno, dove,poco fa, è stata fatta brillare
Nonostante alcuni momenti di stasi, provocati dal controllo del funzionamento dei generatori, la preparazione e la competenza dei militari ha superato tutte le aspettative.

Il piano di evacuazione, previsto per le 18, è stato anticipato di un’ora.

Soddisfazione è stata manifestata dal sindaco di Formia, Paola Villa, la quale ha ringraziato non solo gli artificieri, ma anche i volontari della Protezione civile e della Croce Rossa per il lavoro eseguito con grande scrupolosità.

“Vorrei fare un plauso – ha detto Villa – ai due Istituti religiosi che ci hanno aiutato nell’accoglienza, le suore “Pallottine” di via Lavanga e le suore di “Villa Teresa” a Vindicio. Al direttore della Clinica psichiatrica Salus che, pazientemente, ha convinto gli 84 malati psichiatrici a sedersi su un pulmino e a trascorrere un’intera giornata nelle cucine dell’Alberghiero. Ci ha offerto la piena disponibilità anche la Clinica del Sole. Per l’occasione ha aperto un’aula per le persone ‘fragili’ che non erano potute rimanere nell’ospedale Dono Svizzero di Formia. C’è stata una sinergia incredibile e un enorme collaborazione, che ha visto accantonare per un po’ i nostri individualismi”.


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