La grazia e la forza di Carlotta Grassi, campionessa di tessuto aereo

Secondo posto ai mondiali di tessuto aereo, congratulazioni del sindaco e chiamata per la prossima Notte Bianca dello Sport

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LIVORNO – Ha fatto tutto da autodidatta Carlotta Grassi, la ventisettenne livornese arrivata seconda ai campionati mondiali di tessuto aereo a Bologna, uno sport spettacolare e pericoloso, in cui serve molta forza e resistenza alla fatica, in cui bisogna annodarsi e srotolarsi su un tessuto anche a dieci metri di altezza per dar vita alla coreografia preparata, un esercizio spettacolare che può anche causare ovviamente anche dei brutti infortuni. “Mi è capitato di avere incidenti ma fortunatamente non mi sono mai fatta male – sorride – sono decisamente più brava col corpo, ho una corporatura esile ma possiedo una grande forza”, ci tiene a precisare Carlotta che stamani è stata premiata dal sindaco Luca Salvetti, il quale si è congratulato con lei e gli ha regalato un gagliardetto, “non ho fatto scuola di danza e ho portato ai mondiali la coreografia che ho preparato in palestra e ho presentato alle qualificazioni regionali e nazionali. Mi baso molto sul fitness e poco sulla danza moderna, mi alleno a 360 gradi, corsa, stretching e potenziamento”.

Carlotta con il sindaco Luca Salvetti

Carlotta lavora e si allena al Solidago Fitness al Calambrone dove insegna la disciplina alla squadra di allievi Flying Sugar. Mamma Monica è sempre col fiato sospeso per le acrobazie ad alta quota della figlia, mentre Babbo Domenico è gasatissimo e maschera l’ansia con il tifo sfegatato. Sempre preoccupato anche il fidanzato Francesco che però col tempo si è abituato alle incredibili acrobazie di Carlotta, che nell’esecuzione al Paladozza di Bologna si è esibita in un esercizio difficilissimo con trenta secondi di danza a terra e tre minuti e mezzo di coreografia sospesa da terra in altezza, come prevede la disciplina, variabile da quattro metri e mezzo fino a dieci, attorcigliata ai tessuti in figura mescolando tecniche di cerchio e trapezio e il colpo di scena rappresentato da una fase centrale a testa in giù appesa con le mani al tessuto in risalita a forza di braccia in dieci stacchi. Una prova mai vista dal vivo in un campionato: “Una cosa che ho fatto solo io per quello che posso sapere e che non si era mai vista prima se non in alcuni filmati su internet – afferma orgogliosa – ad ogni mia esibizione i miei parenti piangono tutti dall’emozione, stavolta l’esercizio era così difficile che ho fatto piangere anche una mia allieva, Valeria, che era venuta a vedermi a Bologna”.

Carlotta pensa già a migliorarsi e a guadagnare il primo posto ai prossimi mondiali 2024. Nel frattempo insieme ai complimenti del sindaco, arriva la proposta che speriamo si realizzi da parte dell’amministrazione e della Fondazione Lem, di fare la star nella prossima Notte Bianca dello sport alla Cittadella in via dei Pensieri, col desiderio di esibirsi anche ad Effetto Venezia e Straborgo. La campionessa acrobata livornese non sta nella pelle dalla soddisfazione: “Mi sono già esibita in eventi sul lungomare pisano e sono contentissima di esordire anche a Livorno, mi preme ringraziare tutta la mia famiglia e un pensiero speciale va alla mia squadra di allievi, soprattutto i più grandi, che sto preparando per le prossime gare di febbraio”. Carlotta ha iniziato a praticare “l’aerial silk”, il tessuto aereo, una disciplina che affonda le sue origini nella tradizione circense, da sette anni a questa parte, iniziando da zero e proseguendo poi come insegnante in sostituzione di un’atleta collega del Solidago Fitness fuoriuscita per il periodo sindacale di maternità, una defezione che col tempo si è prolungata per due anni, a causa delle necessità personali della collega, impegnata full time a crescere la piccola, e che ha permesso a Carlotta di affermarsi sia come insegnante che come atleta, con la sua scuola basata più sulla potenza che sulle figure artistiche della danza: “Oltre i primi approcci, ho fatto tutto quello che ho fatto da autodidatta, passo dopo passo e molto più lentamente degli altri non avendo come basi lo studio della danza, sto creando una scuola che propone coreografie estreme e ricche di colpi a sorpresa”. Tutti col naso all’insù quindi, ad ammirare le acrobazie di Carlotta Grassi speriamo già nella prossima estate alla Notte Bianca dello Sport e in tante altre occasioni.


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Divento giornalista pubblicista nel 2012 lavorando per Il Tirreno per quattro anni e mezzo nella redazione della cronaca di Livorno, in seguito faccio varie esperienze personali sempre volte ad accrescere la mia esperienza professionale. Ho collaborato con più di un giornale on line, guidandone alcuni, ho lavorato come addetto stampa nel campo della politica, dello sport e dello spettacolo, attualmente affianco la professione giornalistica a quella di scrittore.