“Solo parzialmente è stata soddisfacente la risposta dell’assessore ai Lavori pubblici Pietro Caschera alla nostra interrogazione sullo stato in cui versa via Don Morosini e la zona circostante. Ci sono ancora troppe incertezze, poco vigore nelle iniziative e scarsa chiarezza sul destino dell’ex mercato annonario”. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gianluca Di Cocco ommenta così la risposta dell’assessore Caschera all’interrogazione del partito su via Don Morosini e l’ex mercato annonario.

L’assessore, parlando della situazione di degrado e della presenza di homeless nella zona, ha illustrato alcuni dei provvedimenti presi in queste settimane dall’ente, sottolineando come siano stati identificati i senzatetto, alcuni sistemati in strutture alberghiere in attesa di una soluzione definitiva, mentre altri hanno rifiutato tutte le proposte, anche il dormitorio notturno. Molti dei soggetti hanno turbe psichiche e problemi con droga e alcol. “Comprendiamo benissimo il peso sociale di queste situazione – afferma il consigliere di FdI Gianluca Di Cocco – ma la situazione in quella zona è pericolosissima, esplosiva. Ci sono fenomeni di spaccio di droga, di microcriminalità, che residenti e commercianti sono stanchi di sopportare. Sarebbe il caso che l’ente chiedesse l’intervento della pubblica sicurezza. Dal punto di vista sociale sappiamo bene che spesso arrivano rifiuti da parte di chi bivacca a farsi aiutare, ma anche qui sarebbe opportuno pensare anche a imposizioni, pur nel rispetto dei diritti umani delle persone coinvolte. Anticipiamo che chiederemo la convocazione di un Consiglio comunale per parlare proprio della situazione di emergenza dell’area di via Don Morosini e zone limitrofe”.

Sul destino del mercato annonario, poi, l’assessore Caschera ha indicato tutta una serie di progetti e idee portati avanti “in modo informale da Comune di Latina, Regione Lazio e Arsial”. Progetti per il recupero dell’immobile di piazza del Mercato. “Si tratta di idee interessanti – spiega Di Cocco – ma l’assessore ha illustrato tutto utilizzando sempre il condizionale. E’ il segnale che non c’è alcuna certezza su quel che sarà il futuro dell’immobile. Chiediamo vi sia una maggiore chiarezza, che si scelga una strada anche in collaborazione con Regione Lazio e Arsial, ma che sia definito quale sarà il destino dell’immobile. La città ha bisogno di risposte”


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