Latina, la storia del negozio di elettrodomestici della famiglia Incollingo arrivata dal Molise

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A Latina quando pronunci il cognome Incollingo pensi subito agli elettromestici, in particolare ai televisori. La storia della famiglia Incollingo è avvincente, frutto dell’emigrazione in Agro Pontino dopo la bonifica integrale. Serafino Incollingo si trasferì con la famiglia a Latina nel 1935, trovando lavoro come custode all ‘istituto tecnico Vittorio Veneto dove gli offrirono una casa dignitosa in via Rosmini. Trovò subito un ambiente favorevole, avendo la stretta vicinanza di due cugini residenti a Cisterna ai quali era molto affezionato. La famiglia proveniva da Colli a Volturno, un ameno paesino in provincia di Isernia; la sua era una famiglia numerosa che non trovava spazi lavorativi in centri così piccoli, con appena duemila abitanti. Emigrazione e transumanza hanno caratterizzato il piccolo Molise per secoli. Il cognome è molto diffuso da quelle parti, l’attuale sindaco è Emilio Incollingo. Serafino – insieme alla moglie Elvira Liberatore – era dotato della tempra forte di molisano creativo. Cominciò a conoscere un mondo nuovo grazie a un tranquillo posto a scuola, crescendo a costo di grandi sacrifici i figli Assunta, Tilde, Domenico, Peppino, Mario, Alfredo, Antonio. Domenico cominciò giovanissimo ad operare riparando piccoli elettrodomestici: radio, ferri da stiro, oltre a svolgere lavori di elettricista nelle campagne dove si fece subito apprezzare per professionalità e competenza. Passata la seconda guerra mondiale, il buon Incollingo aprì coraggiosamente nel 1960 un bel negozio di elettrodomestici in viale Mazzini, dove ora troviamo Barboni Store. Scaturì non una rivalità ma un’intesa ideale con la storica famiglia Scotto e con quella di Pasquale Andreoli, arrivato da Sessa Aurunca come tanti suoi paesani. Erano gli anni del miracolo economico italiano, del boom senza freni, densi di novità, divertenti e gioiosi, proiettati verso il futuro. Si aspira a guidare un’utilitaria, quasi sempre prodotta dalla Fiat di Torino, la patente di guida diventa una necessità per lavorare e divertirsi. L’italia si affaccia alla scena mondiale, vivono personaggi e sentimenti entusiasmanti, memorabili. I cambiamenti più rilevanti avvengono in cucina con l’introduzione degli elettrodomestici che diventano beni di massa. Latina cresceva gradualmente nel numero di abitanti, con un reddito pro-capite da fare invidia a molte città del nord. il negozio di Incollingo cominciò a riempirsi di clienti, attratti dalle continue novità, dalla gentilezza di proprietari e dipendenti che credevano nella loro scelta fatta con passione. Le cucine a gas, i frigoriferi, gli aspirapolvere e la lavatrice modificano in quel periodo i lavori domestici. Le donne pontine, grazie al frigorifero, possono preparare cibi da utilizzare per più giorni. Le cucine a gas incorporano il forno, semplificando i tempi di preparazione dei cibi. Aspirapolvere e lavatrice accorciano i tempi impiegati nella la cura dell’ abitazione. Gli elettrodomestici modificano gli stili di vita dei latinensi e delle donne in particolare, che hanno a disposizione tempo libero da dedicare alla cura dei figli e agli hobby. Sempre tra gli elettrodomestici possiamo citare la mitica televisione. Le prime trasmissioni ufficiali RAI inizieranno nel 1954 ma saranno limitate alla fascia serale. Rigidamente in bianco e nero e con regolamenti puritani, la televisione rappresenta per l’Italia un fenomenale strumento culturale e di diffusione di stili di vita più moderni. Il fenomeno avrà ampia diffusione, gli abbonati nel 1956 sono 366.151, salgono a 673.080 alla fine del 1957 e toccano quota un milione alla fine del 1958. La tv tiene incollata la famiglia al divano del salotto, la fame di svago attira verso le spiagge e i luoghi di villeggiatura, distrazioni e libertà sono parole sempre più in voga.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.