Latina, l’impegno per far conoscere la neurofibromatosi

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IL17 maggio ricorre la giornata internazionale dedicata alla neurofibromatosi. A Latina le persone colpite da questa rara malattia faranno conoscere attraverso iniziative mirate un argomento poco trattato in passato, con la necessità di dare la giusta informazione e dare proposte.
Neurofibromatosi
COS’È
La Neurofibromatosi di tipo 1 (NF1) o malattia di Von Recklinghausen è una malattia genetica a trasmissione autosomica dominante con prevalente interessamento neurocutaneo, possibili complicanze oculistiche, ortopediche, neurologiche, oncologiche e internistiche. Nella restante porzione i soggetti affetti sono gli unici del loro nucleo familiare (casi sporadici).
I segni clinici cutanei più frequenti sono le macchie caffè latte, la lentigginosi ascellare e inguinale, e i neurofibromi cutanei, sottocutanei o plessiformi.
La condizione si caratterizza per la comparsa età specifica dei segni/sintomi e delle complicanze, e per l’estrema variabilità, sia in ambito intra che interfamiliare.

CHI COLPISCE?
L’incidenza alla nascita è pari a 1 su 2500-3000. In circa il 50% la condizione è ereditata da un genitore, anch’esso affetto.

SINTOMATOLOGIA
• Sei o più macchie caffè latte di dimensioni > 5mm nell’età infantile e >15mm nei soggetti in età postpuberale
• Lentigginosi ascellare e o inguinale
• Due o più noduli di Lisch
• Glioma del nervo ottico
• Lesioni ossee distintive (displasia della tibia con o senza pseudo artrosi e/o displasia dello sfenoide
• Neurofibromi cutanei e sottocutanei
• Neurofibromi plessiformi
• Macrocefalia
• Bassa statura
• Disturbi dell’apprendimento

PERCHE’ CI SI AMMALA
Mutazioni o delezioni del gene NF1, localizzato sul cromosoma 17 sono causative della Neurofibromatosi tipo 1.
Le mutazioni possono essere ereditate da un genitore affetto oppure essere una mutazione de novo, non ereditata.
Un genitore affetto può trasmettere alla progenie la malattia con un rischio del 50%.

TERAPIA
Non esiste una terapia per la neurofibromatosi tipo 1, ma esistono terapie per le possibili complicanze. Per tutte le complicanze l’approccio terapeutico non si differenzia da quello impostato per la stessa problematica quando riscontrata in soggetti non affetti da neurofibromatosi


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.