Oggi Domenica 9 Giugno, in piazza del Popolo, a Latina, dalle ore 9 alle 13 in collaborazione con il Comune di Latina, si terrà la prima tappa del percorso
“+VITA” l’innovativo programma di presa incarico promosso dalla ASL di Latina che aggiunge qualità della vita alle persone portatrici di cronicità, accompagnandone il percorso di cura.
“Siamo in prima linea nell’organizzazione di eventi come quello di domenica – ha detto il Sindaco Damiano Coletta – perchè , in quanto appartenenti alla Rete Città Sane, è nostro obiettivo intervenire positivamente sulle politiche riconducibili alla salute. Questo significa anche favorire l’apprendimento e l’innovazione in ambito sanitario attraverso la promozione di progetti virtuosi come quello della Asl di Latina”
Il programma “+ Vita” propone un nuovo modello di accompagnamento del percorso di cura per il paziente cronico mettendo in campo un approccio sistematico alla gestione della cronicità.
Il progetto fa leva sul coinvolgimento diretto del paziente che è chiamato insieme ai Medici di Medicina Generale e alla Asl, ad essere parte attiva delle azioni volte a prendersi cura del suo stato di salute : un vero e proprio “patto di cura” che porta benefici al paziente e ai suoi familiari, e benefici al sistema sanitario che può gestire attraverso un’organizzazione preventiva l’erogazione delle prestazioni.
I destinatari del progetto +VITA sono pazienti affetti da patologie croniche quali, diabete e broncopatia cronico ostruttiva, lo scompenso cardiaco che è di prossima attivazione. Aderendo al progetto , il paziente avrà a disposizione un “programma personalizzato” delle attività diagnostiche e assistenziali da seguire in funzione della propria condizione di cronicità. La Asl in coordinamento con i Medici di Medicina Generale e attraverso la piattaforma informatica dedicata,potrà gestire gli step di cura, pianificare visite ed esami, prenotare le prestazioni nel punto di erogazione, (Ospedale, ambulatorio, ecc….) più comodo, avvertire il paziente su scadenze ed appuntamenti.
Il progetto prevede il coinvolgimento della Medicina Generale organizzata principalmente nelle forme delle UCP (Unità di Cure Primarie), in cui la vicinanza con alcuni servizi territoriali della Asl (Es. i Distretti) rappresenta la grossa potenzialità di integrazione multi disciplinare e multi – professionale che se arricchita dalla presenza degli infermieri case manager, consente di realizzare l’obiettivo espresso nella definizione classica di Casa della Salute. L’attivazione delle Centrali di continuità territoriale, presidi presso i quali operano figure infermieristiche che svolgono il ruolo di case manager, avverrà in via sperimentale presso due sedi con il compito di facilitare la presa in carico del bisogno assistenziale dell’assistito.
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Una apposita piattaforma tecnologica predisposta dalla Asl e condivisa consentirà ai Medici di Medicina Generale e a tutti i soggetti coinvolti nel progetto di essere costantemente aggiornati rispetto all’andamento del percorso di cura e di seguire il paziente sia nell’organizzazione di visite, esami e prenotazioni, sia per ciò che riguarda l’aderenza a terapia, prestazioni sanitarie e stili di vita più sani. Soluzioni di telemedicina verranno adottate e implementate per modello con l’obiettivo di “ accorciare le distanze” in territorio e aree definite disagiate.
Nella sua prima fase il programma coinvolgerà circa 7000 persone e una volta a regime 70 mila.
“Di fronte a una obiettiva difficoltà di accesso ai servizi – spiega il Direttore Generale Giorgio Casati – era necessario offrire un sistema che parte in una prima fase sperimentale per i pazienti affetti da diabete e Broncopatia cronico ostruttiva, per poi proseguire con la presa in carico dello scompenso cardiaco. Non dovendo fare più la fila al Cup per prenotare i controlli i pazienti saranno meglio seguiti da una parte dal Medico di Medicina Generale e dall’altra la Asl a cui spetterà il compito di tenersi in contatto con il paziente anche chiamandolo a casa per aiutarlo a seguire le terapie e gli stili di vita. Grazie ad una piattaforma operativa la ASL e tutti gli attori coinvolti potranno essere aggiornati costantemente sul percorso di cura avendo una cartella ambulatoriale digitale” .


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