Ponza in seria difficoltà per la mancanza di adeguati collegamenti con il porto di Formia nel periodo invernale

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COSA STA SUCCEDENDO A PONZA? L’isola resta senza collegamenti opportuni, sono inadeguati con la presenza di navi obsolete con Formia come unico porto utilizzato. La scuola superiore – istituto turistico – è chiusa perché inagibile in via Pantano, giornali e merci non arrivano se non accompagnati come prevede la normativa. L’unico edicolante, il popolare e amato Ricciolino, non riesce a lavorare. La compagnia Laziomar non aiuta gli isolani a vivere serenamente. Ponza comincia a svuotarsi al termine della stagione turistica, durante il periodo invernale i residenti saranno poco più di mille. Adesso gli iscritti all’anagrafe sono 3200, molti dei quali non trascorrono più i mesi duri sulla loro isola, preferendo luoghi più confortevoli. Nella zona del porto, in inverno, il quadro si presenta malinconico con vari negozi chiusi, solo un paio di bar aperti, qualche albergo o ristorante in attività. Ponza cade in letargo. Diversa la situazione nella frazione di Le Forna – a nord dell’isola – con più esercizi commerciali in funzione e una maggiore vita in comunità. Sarebbe assurdo pretendere l’apertura di tutti i negozi al porto, ma una turnazione è necessaria. Lo spopolamento dell’isola ha vari motivi. I medici e gli operatori sanitari del poliambulatorio sono encomiabili e preparati ma manca un ospedale attrezzato, a differenza di Pantelleria e Lipari, che possa garantire un’adeguata assistenza sanitaria. Talvolta l’elicottero del 118 o dell’Aeronautica militare non può atterrare per le cattive condizioni atmosferiche, per questo molti anziani preferiscono il Golfo di Gaeta, con la presenza di strutture sanitarie. Le persone in età avanzata non hanno a disposizione, come a Ventotene, una casa di riposo. La scuola per il turismo non è sufficiente per soddisfare le esigenze di tutti, c’è però da mettere in risalto che un paio di generazioni hanno studiato in continente, senza spopolamento dell’isola.
Mancano cinema, teatro e centro congressi, biblioteca, musei, centro sociale per anziani, l’unica storica libreria, il Brigantino, ha deciso di vendere altre cose. Il turismo congressuale potrebbe essere una grossa opportunità di crescita ma non decolla. Nel campo dello sport esiste una scuola calcio per bambini, si pratica la danza, si svolge un torneo di il calcio a 5, competizioni di carte a coppie al Bar della Salute. A Ponza non esiste una piscina coperta, un maneggio, il campo da tennis non vede presenze di appassionati, il bel palazzetto è solo un ricordo dopo la distruzione avvenuta anni fa causa il forte vento. La necessità di allungare la stagione turistica mette quasi tutti d’accordo ma senza collegamenti adatti e convenienti è impossibile. Durante i mesi invernali, in una giornata di sole, Ponza è di una bellezza struggente con colori nitidi, capace di lasciare senza parole. Come raggiungere l’isola? E ‘ complicato. Il collegamento con Anzio (il porto più vicino a Roma, con stazione ferroviaria) viene soppresso a settembre, almeno nel fine settimana potrebbe funzionare per trascorrere un piacevole week end. Analoga la situazione da Terracina; rimangono attivi tutto l’anno i precari collegamenti con Formia.


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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.