Quelle lacrime del dr Giorgio Casati, manager asl, spuntano proprio quando gli viene assegnato il riconoscimento “donne ad honorem”, concesso finora solo al prof Umberto Veronesi. La consegna è avvenuta al museo Cambellotti, in occasione della giornata dedicata alla lotta al tumore al seno, in questo ottobre rosa.Lacrime sincere di un direttore generale, che sa di trovarsi ogni mattina di fronte a tanti ostacoli. Lacrime sincere, perché Casati ha la giusta sensibilità e conosce le difficoltà di una sanità sempre in affanno, specialmente all’ospedale Goretti ed anche nel sud pontino, al dono Svizzero di Formia.Ma quando ci sarà un pronto soccorso più efficiente al Goretti? Lì ci sono sofferenze vere, attese, urla, Sembra,a volte, un inferno dantesco.
Licia Pastore, addetta stampa ASL, lo guarda attonita e soffre insieme a lui.
La lotta al tumore alle mammelle è una lotta continua, che sta dando risultati importanti, grazie alla prevenzione, come ci sottolinea il prof Fabio Ricci, senologo che, ogni giorno, visita ed opera tante donne, giovani e anziane, per vincere la battaglia della vita sulla morte.
Eccolo il popolo del centro destra, di ritorno da Roma, da quella piazza San Giovanni, che ho conosciuto anni fa, nei raduni del vecchio PCI, della morte di Enrico Berlinguer, delle manifestazioni dei lavoratori, sotto le sigle sindacali,CGIL,Cisl Uil.
Calandrini è sorridente, l’europarlamentare Procaccini è contento.La loro leader,Giorgia Meloni, sta crescendo nei sondaggi, nelle battute riesce a superare anche Salvini, che resta però il capo, battezzato anche da Berlusconi.
Giorgia mi ricorda il personaggio di Gelsomina, nella ” La Strada” del grande Fellini, con Zampanò,girato anche a Foce Verde, dove una volta c’era il ristorante “Senesi”,con Fulvia, Elsa e Nucera.
Eccoli Zicchieri e Tripodi.Eccoli Marchiella e Carnevale, avvolti nel tricolore.Loro sognano già la poltrona di sindaco del capoluogo pontino, sicuri di cacciare Coletta.
Il tempo dirà.Basta attendere, con pazienza.
Moscardelli, Enrico Forte,Cozzolino, vogliono entrare nella giunta, con patti chiari.Non si tratta di avere due o tre assessorati,mi dice Moscardelli, bisogna vedere i programmi e bisogna dare una scossa e fare velocemente cose concrete, per dare una svolta a Latina.
Nicoletta Zuliani è molto ambiziosa.Lei vorrebbe diventare assessore.Nulla di male. Ma chissà se accadrà.Nicoletta è andata direttamente da Coletta a parlare, a trattare, ma il sindaco vuole degli esterni, come è stato per Di Francia, il bravo assessore alla cultura, giunto da Roma, che si trova di fronte, ancora, il macigno del teatro.Di Resta mi dice che due zoppi non fanno una grande forza. E’ vero, ma bisogna ,come dice Moscardelli, vedere quali programmi attuare subito, perché il tempo delle chiacchiere è finito ed occorre far presto, per dare alla città un’immagine diversa.
L’associazione “Minerva”, diretta da Annalisa Muzio, vuole le dimissioni di Di Francia . Non è giusto, perché Silvio sta lavorando giorno e notte per tentare di riaprire il D’Annunzio.Ha trovato le macerie per l’incuria dei suoi predecessori.Questo è il risultato. Non è colpa di Di Francia, arrivato per ultimo, cara Annalisa Muzio.Ma tu che titoli hai per chiedere le dimissioni di un assessore ?
Ma perché i Vigili del Fuoco trovano sempre tanti cavilli e i 45 punti, preposti per riaprire il teatro sono sempre incompiuti?
Chi ha ragione: il comune o i Vigili del Fuoco? Ingegner Modesto che cos’è che non va ? Sveliamo i misteri di questa infinita telenovela teatrale.
Il carcere borbonico di Santo Stefano di Ventotene sta crollando. L’assessore Carta,cardiologo di Formia, vecchio compagno comunista,ora PD,ha accompagnato l’inviata di Agorà,la bellissima e simpatica Irene, tra le vecchie celle. Renzi alla Leopolda ha detto che ora i soldi ci sono. Lui stesso, quando era a palazzo Chigi, parlò in diretta, da una nave militare, del carcere e disse che sarebbe diventato un laboratorio culturale di scienze per il futuro delle nuove generazioni.
Ora rilancia la proposta del salvataggio di Santo Stefano, dove nacque l’idea dell’Europa unita, grazie a Spinelli, Colorno e Rossi.
Adesso Franceschini non ci può tradire. I lavori devono iniziare subito.
Ricordo quando andai per il TG3 Lazio,con Angelo Bonelli, allora assessore regionale ed ora leader dei verdi,per commemorare Umberto Terracini, che qui fu confinato dal regime fascista. Ci fu anche la visita dell’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.Tanto tempo è passato,ma l’Europa è più attuale di prima, per le vicende inglesi di queste ore.
Intanto, Salvatore De Meo,bravo sindaco di Fondi,attende con trepidazione per la Brexit che si allontana.
Lui pensa al seggio a Strasburgo, soffiato da Adinolfi. Ma De Meo sa aspettare, perché lui ha imparato da Fazzone e da Berlusconi.E’ tenace e sa soffrire. Ora,caro Salvatore,non resta che attendere!


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Per oltre 30 anni la voce di Radio Rai e Rai Tre in provincia di Latina, ho seguito i maggiori eventi che hanno interessato il nostro territorio. Oggi una nuova esperienza con News-24.it di cui ho assunto la direzione, aiutando con la mia esperienza e la mia passione un gruppo di giovani talenti della comunicazione on line a crescere e ad affermarsi.