Il soffio del vento: Disponibilità

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Felice colui che riconosce in tempo che i suoi desideri non vanno d’accordo con le sue disponibilità.                                      Johann Wolfgang Goethe

La disponibilità è un termine plurisemantico che, a seconda del contesto di riferimento, assume con sfumature diverse differenti significati. Infatti può significare la possibilità di disporre liberamente di qualcosa, soprattutto di un bene economico, oppure, nel settore del diritto amministrativo, la condizione transitoria di pubblico ufficiale o impiegato che per soppressione dell’ufficio o per riduzione di ruoli organici viene  sospeso dal servizio in attesa di essere riassunto o collocato a riposo.                                                                                              Disponibile, riferito a una persona o a un gruppo, significa essere libero da legami, impegni o impedimenti, ben disposto, aperto a ogni confronto, affabile. Nella vita quotidiana si possono compiere infiniti gesti di disponibilità, come affettuosità, attenzione e cura che servono a esprimere l’amore che lega le persone e anche la disponibilità della mente e del cuore a far posto dentro sé per accogliere l’altro. Ha scritto il sacerdote martire, don Andrea Santoro, che «la debolezza, la mitezza, l’umiltà, la disponibilità al dono e al servizio dell’altro sono le armi vincitrici».

In senso figurato la disponibilità, infatti, è l’apertura mentale e affettiva verso gli altri che porta ad accogliere positivamente proposte, iniziative, richieste d’aiuto. È importante nella vita sociale e comunitaria essere e mostrarsi disponibili.                                                                                                                  Nel campo della psicopedagogia il termine è sinonimo di sensibilità, capacità di ascolto e apertura verso gli altri; si tratta di una qualità molto importante per ogni persona e soprattutto per l’educatore che deve saper instaurare una relazione proficua e intensa con l’allievo che ha desiderio di chiedere consigli e di esporre in piena libertà e fiducia i suoi problemi  e di confrontarsi.                                                                                                                                                                     Anche nel campo della politica, della scienza e della spiritualità la disponibilità all’incontro, al dono di sé, al dialogo, alla pace è un requisito fondamentale per poter svolgere l’attività inerente l’amministrazione della res publica, la ricerca scientifica e l’impegno religioso. Un dialogo vero e consapevole, tra diverse visioni politiche, culturali, religiose e scientifiche, è fondato oltre che sulla capacità di ascolto, sulla conoscenza e sul rispetto degli altri, anche sulla disponibilità ad accogliere le idee altrui, a cambiare le proprie idee e a collaborare.

 


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