LIVORNO – Un investimento di circa 80 milioni di euro è stato avviato per il rigassificatore offshore di Livorno. Questo intervento, condotto dal cantiere San Giorgio del Porto di Genova, mira a prolungare la vita utile della nave rigassificatrice Fsru Toscana di almeno 10 anni.
Secondo il presidente di Olt e amministratore delegato di Snam Fsru, Elio Ruggeri, la nave sarà oggetto di interventi sia in acqua (a Genova) che in bacino (a Marsiglia), con lavori di manutenzione straordinaria della torretta, sostituzione del cuscinetto del sistema di ancoraggio e revisione completa degli impianti. Il ritorno in servizio della nave è previsto entro ottobre, in tempo per la prossima stagione invernale, quando sarà ricollegata alla rete di rigassificazione e distribuzione del gas naturale liquefatto al largo di Livorno.
Per San Giorgio del Porto, questo lavoro rappresenta un valore di circa 15 milioni di euro, con la maggior parte dei lavori che si svolgeranno a Marsiglia a causa delle dimensioni della nave. Complessivamente, si prevede che circa 300 persone saranno coinvolte nel lavoro, mantenendo la nave nel capoluogo ligure per poco più di un mese.
Il terminale Olt, che ha una capacità di importazione di 3,5 miliardi di metri cubi su una domanda di 60 miliardi di metri cubi, è stato attivo per quasi 10 anni ed è stato il primo rigassificatore galleggiante al mondo. Fsru Toscana è posizionato a circa 22 km al largo delle coste tra Livorno e Pisa e riceve gas attraverso una condotta sottomarina che si estende a terra.
Il rigassificatore offshore di Olt è autorizzato a ricevere navi metaniere con una capacità di carico compresa tra 65.000 mc e la classe New Panamax, circa 180.000 mc.
Nel corso del 2023, il terminale ha ricevuto 40 carichi, principalmente dagli Stati Uniti, coprendo circa il 6% del fabbisogno di gas nazionale.
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