In una nota congiunta, i segretari locali del PD e di Sabaudia in Azione, Luca Mignacca e Tiziano Lauri, invitano il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Circeo Giuseppe Marzano e il Sindaco Alberto Mosca, in qualità di Presidente della Comunità del Parco, a promuovere presso gli Enti competenti tutte le azioni idonee per l’annullamento delle nuove esercitazioni militari programmate in località “Pantani d’Inferno.

“È di questi giorni – recita il comunicato – l’ordinanza del Comando Militare di Roma Capitale pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune con cui, semplicemente, si comunica che per tutti i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre, la strada Lungomare dovrà essere chiusa per le note esercitazioni militari presso il Poligono ai Pantani d’Inferno.

Come già evidenziato in occasione delle esercitazioni militari programmate a giugno c.a. e poi annullate a seguito della nota motivata dell’Ente Parco troviamo davvero anacronistico e, soprattutto, incompatibile con il contesto turistico e ambientale del nostro territorio il persistere di un poligono militare in un Parco Nazionale che garantisce la tutela della Biodiversità in applicazione di Direttive Comunitarie e di Convenzioni Internazionali. Direttiva Habitat, Direttiva Uccelli, Green Deal europeo, Strategia dell’EU sulla Biodiversità, Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, Convenzione di Ramsar, Convenzione sulla Biodiversità. Stiamo disattendendo queste direttive, che non sono solo etichette altisonanti da sbandierare, bensì obiettivi e normative dell’Unione Europea e di altri organi sovranazionali, cui non dovrebbe assolvere solo l’Ente Parco, ma anche il Comune di Sabaudia.

A tale proposito qualche giorno fa il Sindaco Mosca ha partecipato presso l’auditorium del centro visitatori del Parco Nazionale del Circeo ad un incontro organizzato dall’Istituto Pangea volto a promuovere, nell’ambito della rete Natura 2000, proprio i siti di interesse comunitario. Invitiamo pertanto il Sindaco Mosca – continuano – a prendere posizione sulla vicenda.

A parte le ovvie (ma evidentemente non per tutti) controindicazioni di natura ambientale ed economica appare paradossale invocare nel nuovo PUA la destagionalizzazione, se non si riesce a garantire nemmeno il normale corso della stagione balneare dal 1° Maggio al 30 Settembre. Per di più, sarebbe opportuno verificare anche gli effetti che queste esercitazioni comportano, ad esempio la portata dell’inquinamento chimico, oltre a quello acustico. Inoltre, andrebbe anche verificato se il danno meccanico derivante da esplosioni e dal passaggio di mezzi pesanti non abbia ripercussioni sulla stabilità della strada Lungomare, che solo con grande sforzo e con nota difficoltà, l’Amministrazione è riuscita a riaprire ad un soffio della Pasqua scorsa”.

“Forse – scrivono in chiusura Mignacca e Lauri – qualcuno pensa che sia normale trascorrere l’estate tra le “granite e le granate” come recita un famoso brano di Francesco Gabbani, ma noi non siamo d’accordo. E il Sindaco Mosca?”.


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