Un nuovo problema investe i cittadini delle frazioni di Molella, Mezzomonte e Palazzo. Stavolta a cadere sotto gli strali del comitato, presieduto da Enzo Cestra, sono quei fuochi che di frequente si accendono di notte per lo smaltimento della plastica nera utilizzata in agricoltura, provocando fumo nero e diffondendo sostanze che possono rivelarsi nocive per la salute dei cittadini, specialmente per i residenti nel territorio. Una vera e propria piaga che, con un’accorata missiva, il presidente Cestra ha sottoposto all’attenzione di Giuseppe Schiboni e Giada Gervasi, sindaci rispettivamente di San Felice Circeo e Sabaudia, chiedendo un incontro con le istituzioni e l’allestimento di un tavolo di concertazione al fine di affrontare e risolvere definitivamente la situazione.
“La plastica bruciata rischia di sprigionare sostanze nocive – scrive Cestra ai primi cittadini – come le diossine molto dannose per la salute umana soprattutto per i bambini che sono esposti anche in caso di concentrazioni basse o bassissime. Gli effetti sono alterazioni del sistema immunitario, danneggiamento dei linfociti, eliminazione di ormoni naturali nel corpo e molto altro”.
Il progetto proposto dai vertici del Comitato riguarda la creazione di un’area “di stoccaggio e smaltimento ad un prezzo favorevole per le esigenze degli agricoltori”.


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