” A Gonfie Vele” arriva al traguardo. Disco Verde del Tar, dopo la rinuncia da parte della società ricorrente. Il 14 si firma il contratto

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E’arrivata la decisione del Tar di Latina sul caso del progetto “A Gonfie Vele”, il cui iter è stato “bloccato” dal ricorso della società Nuova Residence. I giudici amministrativi con ordinanza hanno preso atto della rinuncia alla domanda di autotutela cautelare depositata dalla srl, rilevando la “mancanza attuale di pregiudizio grave e irreparabile per l’interesse della ricorrente“. Una decisione accolta con soddisfazione dall’Ater che alla luce di tale pronunciamento ha già effettuato la consegna dell’appalto che verrà formalizzato con la sottoscrizione del contratto il 14 marzo prossimo. “L’ordinanza del Tar – si sottolinea – imprime a tutta la vicenda una luce di chiarezza. Nonostante la Nuova Residence, resasi conto della palese inammissibilità ed infondatezza del proprio ricorso, ieri avesse tentato di sfuggire alla inesorabile decisione di rigetto del TAR ritirando in extremis l’istanza di sospensiva, i giudici hanno risposto accogliendo favorevolmente la pubblica esigenza, manifestata in udienza dal nostro legale. Salvatore Scafetta, di giungere ad una decisione quanto meno “virtuale” sulla vicenda che agevolasse la stazione appaltante nel sottoscrivere il contratto di appalto e dar inizio alla sua esecuzione”.

I vertici Ater sottolineano come il Tar abbiano reputato “la mancanza attuale di pregiudizio grave ed irreparabile per l’interesse della ricorrente così sancendo la soccombenza virtuale della Nuova Residence e la sua condanna a pagare le spese del giudizio. Era chiaro che il motivo della repentina rinunzia alla sospensiva non potesse essere quella di aver creduto che stessero immediatamente iniziando i lavori, per l’elementare ragione che l’oggetto della svolta gara era un appalto di progettazione ed esecuzione lavori, il cui bando era dal 9 giugno 2023 perfettamente visibile sul sito dell’Ater”.  L’azienda edilizia residenziale definisce assurda la pretesa di voler condizionare ai propri desiderata la realizzazione di un’opera di preminente interesse pubblico, e con essa due enti fondamentali per la comunità locale quali il Comune di Latina e l’Ater attraverso un ricorso fondato su tali presupposti, volto peraltro ad impugnare inammissibilmente atti endoprocedimentali privi di alcuna lesività per il ricorrente. Così il contratto sarà firmato il 14 marzo.


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