LIVORNO – Si è spento questa mattina a soli 72 anni Vafredo Zolesi, al termine di una malattia con la quale ha lottato fino all’ultimo, senza mai smettere di pensare alla sua attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Valfredo era un visionario, un innovatore, un ingegnere di raro spessore che aveva saputo, con le sue competenze, creare la Kayser Italia, un’azienda di tecnologie aerospaziali con sede a Livorno, la sua città adottiva (era infatti nato all’Argentario). Fra le colline, guardando il mare, aveva dato vita a questo polo di eccellenza internazionale, dove ricercatori da tutto il paese vengono per lavorare ai progetti dell’azienda labronica. Uomo di estremo riserbo, di rara sobrietà nonostante i successi internazionali. Era possibile incontrarlo alla guida di piccole utilitarie, senza vestiti sfarzosi, ma con un maglioncino ed una camicia, era senza dubbio un uomo tutta sostanza.
In 25 anni, la sua Kayser è stata protagonista di oltre 60 missioni nello spazio, ritagliandosi un ruolo da protagonista al livello mondiale nel campo delle scienze della terra, collaborando a più riprese con la NASA.
Negli ultimi anni sono stati di estrema rilevanza gli esperimenti in condizioni di assenza di gravità sulla Stazione Spaziale Internazionale, con particolare riguardi alla ricerca biomedica e biologica, studiando i limiti dell’uomo e della sua permanenza in orbita.
Fervente cattolico, fu ordinato diacono permanente sotto l’episcopato di Monsignor Ablondi nel 1991. Sarà la sua parrocchia storica a salutarlo, i funerali si terranno domani nella chiesa di Santa Lucia in Antignano alle 14.30, presso cui ha prestato servizio per molti anni.
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