Aumentano i casi di Covid : A Roma e nel Lazio arrivano gli Open Day

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Healthcare cure concept with a hand in blue medical gloves holding Coronavirus, Covid 19 virus, vaccine vial

Torna sabato 23 dicembre l’open day della Regione Lazio per la vaccinazione anti Covid nella Capitale. Ai cittadini, che lo richiederanno, verrà co-somministrato anche il vaccino antinfluenzale. La somministrazione straordinaria verrà assicurata anche nei fine settimana della Epifania (6 e 7 gennaio) e del 20-21 gennaio.

Sabato verrà garantita la copertura totale di Roma attraverso tre centri vaccinali nelle Asl Roma 1, Roma 2 e Roma 3. Ci si potrà vaccinare anche presso l’azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea,il Policlinico Umberto I, il San Camillo-Forlanini e il Policlinico ospedaliero-universitario.

Gli open day del 6-7 gennaio e del 20-21 gennaio coinvolgeranno, invece, le Asl, le Aziende ospedaliere e i Policlinici della Capitale, ma anche le Asl delle province che nelle scorse settimane hanno già provveduto a organizzare la somministrazione straordinaria.

Nell’ambito delle campagne di vaccinazione, le dosi somministrate sono complessivamente un milione,189mila e 447, di cui un milione 73mila e 850 per l’antinfluenzale e 115mila e 627 per l’anti Covid secondo il report aggiornato a questa mattina. Per i cittadini che non possono partecipare all’open day di sabato prossimo 23 dicembre, è possibile rivolgersi ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, ai centri vaccinali delle Aziende sanitarie locali e alle farmacie aderenti alla campagna di vaccinazione. La vaccinazione è aperta a tutte le fasce di età.

Infatti con la stagione invernale si torna a parlare di Covid (oltre che di influenza). Dei contagi che aumentano, a volte con percentuali che fanno impressione, delle ospedalizzazioni in rialzo. E insieme ai casi, crescono anche i dubbi e le perplessità italiani rispetto ad un fenomeno che avremmo preferito dimenticare. Anzi, che forse avevamo già dimenticato. E che invece, tra titoli di siti e giornali, notizie condivise sui social media e colleghi e parenti di nuovo a casa positivi, torna a far parlare di sé. E a suscitare interrogativi.

Nella settimana del 29 novembre, ultima per la quale abbiamo dei dati, si sono registrati 52.177 nuovi casi, contro i 44.955 di quella conclusasi il 22 novembre e i 34.319 di quella terminata il 15 novembre. Dunque, nell’ultima settimana i casi positivi sono aumentati del 16 per cento rispetto a quella precedente e del 52 per cento rispetto a quella terminata il 15 novembre.

Certamente il dato dei casi resta importante perché ci permette di “annusare” prima una tendenza ma ormai non dice molto sulla diffusione del Covid, men che meno sul suo impatto sulla salute generale. Per questo dobbiamo guardare al dato dei casi più seri, quelli che necessitano di cure ospedaliere. E questi sono anch’essi in aumento. Come ha commentato il presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), Giovanni Migliore, l’impatto è ancora complessivamente limitato e riguarda soprattutto gli anziani: “Assistiamo a una maggiore circolazione del virus che impatta, seppur in minima parte, sugli ospedali incrementando i ricoveri”.

Alessandra Trotta

(Giornalista e scrittrice)


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