Basket giovanile, il pontino Stefano Saccoccia miglior giocatore del torneo Novipiù Mario Delle Cave

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Il pontino Stefano Saccoccia, ex Smg, il miglior giocatore del torneo NoviPiù Mario Delle Cave Under 17, 2022. Ha chiuso il torneo con 30.7 punti, 5.7 assist e 5.7 rimbalzi di media ma sopratutto, come direbbe Hurrinico, ha rapito i nostri cuori grazie alle sue “Saccocciate”.
Stefano Saccoccia MVP Mario Delle Cave
– Hai vinto l’MVP del torneo, che sensazione hai provato quando ti è stato comunicato? E cosa pensi del design “particolare” della cintura, ti piace?
Quando mi è stato comunicato eravamo nel pullman per il ritorno a Napoli ed è stato molto emozionante, poiché vincere l’mvp in un torneo dove vi partecipano le migliori squadre u17 d’Italia è sicuramente una bella cosa. Per quanto riguarda la cintura mi piace molto, soprattutto per lo stile wrestling.
– Che cosa pensi del torneo NoviPiù Mario Delle Cave 2022 e del livello espresso dalle squadre coinvolte? Ti sei trovato di fronte ad ottime squadre in pochi giorni, cosa ti ha messo più in difficoltà? Ti piacerebbe giocare ancora tornei del genere?
Sicuramente il Mario Delle Cave è stato di altissimo livello, è stato bello confrontarsi con squadre e giocatori di così forti e preparate. Proprio per questo motivo, posso affermare con certezza che la cosa che più mi ha messo in difficoltà sono state le 3 partite giocate in 3 giorni di fila. Gestire in così poco tempo questa altissima intensità non è stato facile. Ad ogni modo sarebbe certamente bellissimo poter giocare tornei simili a questo.
– Hai rivisto qualche partita del torneo? Ti piace il termine coniato da Hurrinico, la “Saccocciata”?
Sì sì , le partite le ho riviste tutte, ed il termine che Hurrinico ha utilizzato durante le partite è stato molto divertente quanto bello da sentirselo dire, mi ha fatto piacere.
Stefano Saccoccia MVP Mario Delle Cave
– Hai affrontato avversari grossi il doppio di te, che cosa pensi quando scendi in campo e capisci che dovrai giocarci contro? Non hai un po’ di paura?
Beh, è sicuro che gli avversari grossi il doppio appena li vedi un po’ ti spiazzano, sopratutto i ragazzi della Stella Azzurra Roma che abbiamo affrontato nella prima partita, e grazie alla loro fisicità ovviamente ti mettono più in difficoltà. Nonostante questo però paura mai, se hai paura perdi già in partenza.
– Hai cambiato squadra quest’anno, come ti trovi? Hai scelto tu di giocare a Napoli? Perché?
Sì, ho cambiato squadra quest’anno e tra le offerte proposte mi è piaciuta tanto quella del Napoli Basket, poiché è un progetto che con il passare delle stagioni intende raggiungere alti livelli a livello giovanile, cosa che poche società puntano ad avere al giorno d’oggi. L’ambiente è fantastico e molto accogliente per questo mi sto trovando molto bene.
– Cosa ti aspetti dalla stagione 22/23?
Da questa stagione mi aspetto grandi risultati, spero e speriamo con squadra e società di arrivare alle Finali Nazionali Under17. Sarebbe una cosa fantastica, oltre che la prima volta per me arrivare alla fine per giocarsi il tricolore. Come squadra comunque puntiamo sempre al massimo, partita dopo partita, non ci poniamo limiti.
– Su quali aspetti del gioco ti concentri di più quando ti alleni?
Quando mi alleno, specialmente individualmente, mi concentro su aspetti del gioco quali pick and roll, situazioni di partita reali, e tanto tanto tiro. Ad ogni modo è sopratutto il ball-handling che fa la differenza, per un giocatore della mia stazza è fondamentale saper padroneggiare la palla al meglio.
– A chi ti ispiri quando giochi? e perché?
Quando gioco mi spiro a James Harden, mancino come me. Gli piace l’uno contro uno e, anche se non sembra, gli piace passare la palla e coivolgere i compagni, proprio come il sottoscritto. Poi è un giocatore che amo sopratutto per come, qualche anno fa, ha guidato gli Houston Rockets, da vero leader, ed è quello che cerco di fare ogni volta che scendo in campo.
– Dove ti vedi tra 5 anni? e tra 10?
Tra 5 anni mi vedo e spero di stare nei 12 giocatori di una prima squadra di serie A/A2, addirittura, perché no, tra le punte della stessa. Tra 10 invece mi vedo tra i 10/15 giocatori che veramente faranno la differenza in una squadra di Serie A.Io punto a questo, e sono certo che con tanto allenamento e umiltà posso arrivarci
Facciamo il nostro più grande in bocca al lupo a Stefano Saccoccia, l’MVP del NoviPiù Mario Delle Cave, per il proseguo della stagione, e speriamo di rivederlo nel corso di altri tornei.
? Torneo Mario Delle Cave 2022 Under17 – Vince Orange1 Bassano
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Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.