Bene ha fatto il ministro Bussetti a cancellare la prova-test Invalsi, una ‘paraculata’ all’italiana

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LATINA – Come dirigente ho sempre contrastato la resistenza di non pochi docenti ad avvalersi dell’intera scala o gamma di valutazione dall’ 1 al 10, specie negli elaborati scritti,in special modo certi docenti di Greco i quali si limitavano al voto massimo di 7-8 giurando che mai avrebbero assegnato il 10. E’ stata dura, ma quei docenti dotati del ben della scuola(!), a poco a poco, ci sono arrivati.

Una delle anomalie e degli spaventosi ritardi della scuola italiana è stata la mancanza/manchevolezza di un sistema nazionale di valutazione, di un parametro non già standard ma almeno congruentemente obiettivo di essa tale da impedire il libero arbitrio tra un docente e l’altro, ovviante a discapito degli alunni. Il gran Ministero s’inventò la Invalsi,un “baraccone” farraginoso o macchinoso, in realtà una paraculata enonomico-finanziaria per lo stesso e Compagnie varie,non certo per i docenti né per il beneficio degli alunni. Con essa anche l’alternanza Scuola Lavoro,altra bagattella,nel tempo riveduta e corretta, comunque una di quelle alzate d’ingegno della astratta o includente ingegnosità ministeriale.Fin dal loro nascere ho contestato e deprecato la macchina Invalsi,forse, perché, stupidamente, non ci ho creduto così come non ho mai approvato la cosiddetta Terza prova agli esami di maturità, una sorta di prova enigmistica, per lo più all’italiana, una sorta di capestro che,non poche volte,ha condizionato pesantemente il voto finale di alunni brillanti.Ancora una volta, un non-senso, come tante situazioni ancora vigenti nella nostra scuola.

Probabilmente, la recente,provvidenziale cancellazione di questa e della ridicola prova-test Invalsi di cui, fin qui,  mai ne valse la pena (In-Valse!) era in pectore nei facitori riformisti (e non riformatori) ministeriali, fatto si è che giunto l’ultimo Ministro della serie (Bussetti), in quattro e quattrotto s’è sbrigato. Mi sono già espresso positivamente su di lui dopo averlo ascoltato e conosciuto,qualche settimana fa, la Liceo Manzoni di Latina. M’è parsa persona equilibrata e scolasticamente pratica (approvo la revisione del punteggio assegnato dalla scuola annessi e connessi), non affetto dalla secolare retorica riformistica di una scuola che più che essere riformata andrebbe rifondata, Finalmente una scuola a immagine della riforma Luterana….Signore Iddio, Lutero sì, la rimetterebbe in riga la Scuola di Roma (ministero) ! Io potrei essere il primo a fornire la prima delle “tesi” da affiggere alle porte del Monasterio (sic) di viale Trastevere. 


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