TERRACINA – “Il Gruppo Consiliare di Cambiamo / Italia al Centro, in aderenza con il mandato elettorale ricevuto dagli elettori e in riferimento al Programma di Governo targato Tindari, condiviso in Campagna elettorale, vuole chiarire con massima trasparenza la propria posizione che rimane sempre e comunque a favore dei Terracinesi e di Terracina” si legge in un comunicato stampa.

“Non intendiamo e non abbiamo mai pensato di fare qualcosa di diverso da quello che i nostri concittadini sostenitori ci hanno legittimato a fare, soprattutto non faremo nulla che non sia per il bene della nostra città ed a favore della crescita e sviluppo della nostra amata Terracina.

Gli equilibri politici di partito, le strategie in vista delle prossime Regionali del 2023 e le pressioni di qualche elemento scalpitante ad apparire politicamente, non ci appartengono e dunque restiamo seduti tra gli scranni della nostra maggioranza in Consiglio Comunale senza adoperare azioni e dichiarazioni che pongono dubbi e accuse al mandato di Tindari e che tanto hanno di strategico e poco di concreto e provato.

Nell’esercizio delle nostre funzioni amministrative, durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo assistito ad azioni politiche che non ci stupirebbe vedere applicate dai colleghi di opposizione, ma purtroppo così non è stato, perché proprio dalla parte della maggioranza registriamo un fermento e una insofferenza tangibile. Tutto ciò inevitabilmente mina il regolare andamento dell’azione di governo del nostro Sindaco.

Siamo rammaricati per ciò che abbiamo visto
e per quanto ci riguarda non faremo mancare a questa amministrazione il nostro sostegno finché non riterremo che vengano meno gli interessi della collettività e le linee di programma condivise e approvate in campagna elettorale.

Vogliamo comunque chiarire che se non siamo arrivati ad approvare il punto 5 all’ordine del giorno del Consiglio trattante la Destagionalizzazione degli stabilimenti, tema che ha un riscontro importante per tutto l’indotto e per la vita della città, non è certamente stato per colpa nostra, noi eravamo pronti a votare perché dopo 10 anni di immobilismo forse 20, questa amministrazione in poco medo di 2 anni ha avuto la forza e la volontà di dare risposte certe ai balneari ed è pronta a portare il PUA in Regione per dovuti e necessari passaggi tecnici.

La volontà di far venire meno il numero legale in assise e l’abbandono dell’aula purtroppo non lo ha reso possibile e non merita alcun commento.

Siamo sempre fermamente convinti che dibattiti con temi così importanti si possano discutere con i dovuti toni e modi in un solo luogo, per noi l’aula, chi l’abbandona si sottrae dal confronto e a farne le spese sono solo i nostri concittadini“.


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Laurea triennale in "Scienze della comunicazione e dell'informazione" presso Università degli Studi Roma TRE. Laurea Specialistica in "Media, Comunicazione digitale e Giornalismo" presso Università La Sapienza di Roma. Aspirante giornalista e addetto stampa presso vari enti locali, scrivo di cronaca, politica, società e sport.