LATINA- Mi piacerebbe sparare ad alzo zero sul Governo, nazionale e locale. Sostenere che, in fondo, è tutta colpa loro se ci apprestiamo a festeggiare un Natale un po’ misero, senza troppa gente intorno con annesse mascherine (possibilmente indossate correttamente, non serve mica un corso di laurea!). Sarebbe consolante poter puntare il dito escludendoci dal novero di quanti abbiano responsabilità sul contenimento del virus.
Le immagini di questo fine settimana, tuttavia, dovrebbero indurci a procedere in senso contrario: da Latina a Roma passando per Napoli e Milano, si sono registrate resse nei centri storici e nelle vie dello shopping. Per carità, tutto previsto dal pettinatissimo Presidente del Consiglio, quel gran avvocato di Volturara Appula che dalla sera alla mattina s’è ritrovato, di stucco, fra gli stucchi di Palazzo Chigi.
Attendiamo con ansia il vaccino quando, invece, occorrerebbe utilizzare le uniche armi a nostra disposizione, oggi come oggi, per frenare il Covid: l’intelligenza ed il buonsenso. Nessun farmaco o integratore è attualmente disponibile sul mercato per incrementarne la presenza fra gli italiani che, stanchi e frustrati, interpretano l’imminenza delle festività natalizie come una sorta di lasciapassare, un’apertura delle gabbie.
Non è così, purtroppo. Se i cittadini non adotteranno comportamenti responsabili, quando avremo riposto l’albero ed il presepe, s’affaccerà alla porta la terza ondata e lì, c’è da esserne certi, saranno dolori.
Dunque, usciamo per i regali di Natale, per gli aperitivi o i pranzi d’auguri ma con l’attenzione di chi ha imparato la lezione estiva.
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