ROMA – Anche il sindaco di Latina, Damiano Coletta tra i 10 bocciati sui 12 aderenti alla campagna “Sai chi voti”, promossa da Riparte il futuro, Transparency International, Associazione Pubblici Cittadini, Movimento Consumatori, Action Aid, Carte in regola e altre organizzazioni della società civile. Infatti solo i sindaci di Savona e Novara hanno dato attuazione alla promessa elettorale di introdurre una norma che preveda audizioni pubbliche nelle municipalizzate.
“Il candidato si impegna – si legge nella pagina dedicata al sindaco Damiano Coletta – a deliberare nei primi 100 giorni di amministrazione l’adozione del metodo delle audizioni pubbliche per le nomine dirigenziali in enti, consorzi o società partecipate dal Comune”.
Un impegno disatteso perché come scrivono gli organizzatori della campagna “ad oggi il Comune di Latina ha comunicato che sta ancora procedendo alla stesura di Indirizzi per la nomina di rappresentanti nelle municipalizzate”.
Non c’è però da preoccuparsi perché Coletta è davvero in buona compagnia: Appendino, Raggi, Galimberti, Cassani, Merola, Sala, De Magistris.
Per Federico Anghelé di Riparte il futuro però questo modo di fare “e’ la conferma che la trasparenza e il cambiamento per molti Sindaci sono solo orpelli mediatici. Tra politici di vecchio e nuovo conio nessuna differenza: lo stile pare proprio lo stesso”.
Gli fa eco Davide Del Monte, direttore di Transparency International Italia: “L’esito della campagna #saichivoti, con solo 2 sindaci su 12 in grado di mantenere l’impegno preso in campagna elettorale, ci ricorda una cosa importante: la trasparenza non va difesa solo dagli attacchi di corrotti e corruttori, ma anche, e soprattutto, da chi ne fa un vessillo propagandistico per accaparrare voti in piu'”.
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