“Cry Macho – Ritorno a casa”, un film che mostra con sagacia un perfetto connubio tra vecchiezza e giovinezza

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Titolo: Cry Macho – Ritorno a casa

Titolo originale: Cry Macho

Regia: Clint Eastwood

Soggetto: N. Richard Nash (dall’omonimo romanzo, 1975)

Sceneggiatura: Nick Schenk, N. Richard Nash,

Musiche: Mark Mancina

Produzione Paese: USA, 2021

Cast: Clint Eastwood, Eduardo Minett, Natalia Traven, Dwight Yoakam, Fernanda Urrejoa, Horacio Garcia-Rojas, Brytnee Ratledge, […]

Verso la fine degli anni settanta, un vecchio cowboy, ex campione di rodeo, Mike Milo (Clint Eastwood), per un debito morale non ricambiato si sente in obbligo di accettare dal suo ex principale Howard Polk (Dwight Yoakam) un uomo mediocre, debole e senza palle –  l’incarico di riportargli da Città del Messico a casa, in Texas, il figlio dodicenne, Rafa (Eduardo Minett): Quando vincevamo sempre, temevo che mi mollassi per la concorrenza. Cinque volte hai vinto l’All-American. Era tanto tempo fa, vero? Era prima dell’incidente e di metterti a bere. Sai quante persone mi hanno detto di lasciarti perdere? Non hai niente da dire? Mike ha il compito di allontanare Rafa dalla madre Leta (Fernanda Urrejoa), una donna alcolizzata che non ha nessun ritegno morale, e portarselo via.  L’impresa non è facile per Mike non solo perché la madre gli presenta ogni possibile impedimento, ma anche perché deve convincere a seguirlo Rafa, divenuto un piccolo criminale che vive per strada sostenendosi con piccoli furti e con i proventi di scommesse nel combattimento dei galli. Impossibilitato a risolvere il problema, Mike decide di rinunciare all’incarico, ma nel riprendere la strada del ritorno in Texas si accorge che Rafa si è nascosto nell’auto perché vuole recarsi dal padre attratto dai rodei e dal lavoro dei cowboys. Il viaggio che intraprendono gli consente, in parte di conoscersi vicendevolmente – Un tempo tu eri forte, macho … dice Rafa a Mike –, in parte di scoprire che ciascuno dei due ha vissuto dei momenti amari e tragici che gli hanno condizionato la vita – Un tempo ero un sacco di cose, ma ora non più. E poi, dammi retta, questa storia del «macho» è sopravvalutata, è solo qualcuno che vuole fare il macho per dimostrare che ha fegato, ma rimane con un pugno di mosche. È come per tutto nella vita, pensi di avere le risposte, poi invecchiando ti rendi conto che non ne hai nessuna. Tutti dobbiamo fare delle scelte nella vita, tu devi fare la tua. – confessa Mike a Rafa, in parte gli presenta un continuo succedersi di ostacoli e di seri pericoli e in parte gli offre casuali incontri inaspettati, anche simpatici, come quello di Marta (Natalia Traven), la proprietaria del ristorante, che forse diverrà una novella promessa di miglior vita.

La narrazione di Cry Macho è diretta con serenità e saggezza dal novantunenne Clint Eastwood che data l’età avanzata dell’attore/regista non ha pari e che dimostra, anche questa volta, di pensare e di dirigere con il cervello ma soprattutto con il cuore, facendosi coinvolgere dal sentimento e coinvolgendo lo spettatore attraverso l’emozione e un ben dosato intreccio di sonoro e immagini. Ed è un pretesto per discutere sulla vita in seguito all’incontro-scontro di un giovane, Rafa, con un vecchio, Mike, dove la giovinezza fa rima con la vecchiezza in quanto anche in età molto avanzata in un uomo possono affiorare sentimenti genuini ed emozioni giovanili, altrimenti per asserire che il tempo non cancella i momenti importanti della vita che ne hanno condizionato il percorso, e per mettere in evidenza l’invisibile, cioè l’anima, che governa opportunamente gli esseri umani se opportunamente orientata.

Cry Macho è anche un viaggio di un giovanissimo e di un vecchio, on the road, parafrasando il titolo del famoso romanzo (1957) di Jack Kerouac, con l’obiettivo di dovere andare e non fermarsi mai fino alla meta, un viaggio pieno di ostacoli, dove ogni ostacolo offre un’idea nuova, che innesca per serendipità un nuovo inizio per una nuova vita. Cry Macho è anche un testamento di sapienza, di esperienza, di  moderazione, di onestà e di razionalità verso un giovanissimo ribelle e insicuro che ha ancora tutta la vita davanti a sé.

Cry Macho è stato presentato in anteprima fuori concorso al 39° TFF–Torino Film Festival.

Filmografia

Brivido nella notte (1971), Lo straniero senza nome (1973)Breezy (1973), Assassinio sull’Eiger (1975),  Il texano dagli occhi di ghiaccio (1976), L’uomo nel mirino (1977), Bronco Billy (1980), Firefox (1982), Honkytonk Man (1983),  Coraggio… fatti ammazzare (1983),  Corda tesa (1984),  Il cavaliere pallido (1985), Gunny (1986), Bird (1988), Cacciatore bianco, cuore nero (1990), La recluta (1990),  Gli spietati (1992),  Un mondo perfetto (1993), I ponti di Madison County (1995),  Potere assoluto (1997), Mezzanotte nel giardino del bene e del male (1997), Fino a prova a contraria (1999), Space Cowboys (2000), Debito di sangue (2002), Mystic River (2003), The Blues (doc, 2003), Million Dollar Baby (2004), Flags of Our Fathers (2006),  Lettere da Iwo Jima (2016), Changeling (2008), Gran Torino (2008), Invictus – L’invincibile (2009), Hereafter (2010), J.Edgar (2011), JerseyBoys (2014), American Sniper (2014), Sully (2016),  Ore 15:17 – Attacco al treno (2018),  Il corriere – The Mule (2018), Richard Jewell (2019).

 Francesco Giuliano


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Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).