“In campagna elettorale bisognerebbe stare più in silenzio, evitando di avanzare proposte e promesse spesso senza fondamento, e ascoltare di più i cittadini. Sono loro che possono dare a noi risposte e idee per migliorare la città”. È quanto affermano i candidati al consiglio comunale di Fratelli d’Italia Gianluca Di Cocco e Roberta Cuseo.

“Noi che stiamo sempre tra la gente, che lavoriamo, che ogni giorno incontriamo e parliamo con le persone, non abbiamo bisogno di avanzare progetti e proposte perché li abbiamo già ottenuti dai cittadini che si confrontano con noi. Stando a contatto con le persone otteniamo davvero quel che serve per un programma elettorale vincente. I cittadini di Latina hanno come priorità il decoro della città in cui vivono, deturpato ormai da troppi anni per mancanza di programmazione e progettualità. Ci dicono che le scuole vanno sistemate, che il verde va curato, che le strade sono in condizioni pietose e i recenti rattoppi e ripristini, anche nel centro storico, sono uno schiaffo alla storia e all’immagine di Latina. Poi c’è la questione lavoro – aggiungono Di Cocco e Cuseo – Tanti imprenditori che vorrebbero investire hanno difficoltà a farlo perché interloquire con gli uffici comunali è diventato complicato. E senza risposte e certezze non riescono a lavorare come vorrebbero. Questo si ripercuote sul lavoro, sulla creazione di nuove opportunità occupazionali”.

“E non dimentichiamo la sicurezza – aggiungono i candidati – Sempre più cittadini lamentano la situazione di abbandono e degrado. Dal centro ai borghi, le loro voci sono unanimi e indicano una situazione drammatica. Su questo bisogna lavorare, intervenire, impegnarsi. Come per la nostra marina, il nostro lido. Bloccato da una mancanza di visione e programmazione, da una politica miope. Il futuro di Latina passa e può passare solo per il suo mare e la valorizzazione. Ma oggi, lamentano cittadini e imprenditori, nulla si può fare. Se qualcuno vuole aprire un albergo, un bed and breakfast, una qualunque attività, trova ostacoli enormi. Non c’è vocazione turistica, non c’è un minimo di quella che invece potrebbe essere l’economia del mare che rilancia il nostro territorio. Tutto questo è quello che racconta la città di Latina se solo si ha la pazienza di ascoltarla. Chi, come noi, si candida a fare politica, deve lavorare, lavorare e ancora lavorare”.


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