LATINA – Federlazio, il Presidente Sacchi: “Ci prepariamo alla ripartenza”. Il Presidente della Federlazio Franco Giacomo Sacchi, in occasione della festa del primo maggio e a pochi giorni dalla riapertura di molte attività per l’inizio della fase 2 dell’emergenza Coronavirus, ha voluto diramare un comunicato diretto ai cittadini. Di seguito la nota:

In questo momento, tutti siamo chiamati ad uno sforzo che mai ci era stato richiesto negli ultimi decenni e nessuno di noi può pensare di essere pronto ad affrontare un qualcosa che mai, prima d’ora, si era verificato in modo così violento ed in tempi strettissimi. Ciononostante, alle soglie della ripartenza, faremo come sempre, la nostra parte ridisegnando il nostro modo di operare, di relazionarci e di progettare. Certamente ci muoveremo all’interno di tutte le precauzioni sanitarie per la sicurezza dei nostri lavoratori, delle loro famiglie e dell’intera comunità. Questo ci costringerà a mettere in campo nuove risorse economiche che, ovviamente, si sono sensibilmente assottigliate e, in non pochi casi, addirittura prosciugate. E’ chiaro quindi che, a partire da ora, c’è la necessità inderogabile, indifferibile e vitale che le imprese diventino le destinatarie di una straordinaria azione di supporto da parte delle istituzioni, innanzitutto per contrastare gli effetti negativi che hanno fortemente indebolito le nostre aziende fino al punto di avvicinarle pericolosamente alla chiusura. Azioni che dovranno permettere di riportare il sistema imprenditoriale alla situazione ex-ante. Quindi, snellimento della burocrazia, ammortizzatori sociali anche in deroga, defiscalizzazione e, ovviamente, risorse finanziarie. D’altronde di fronte ad una situazione effettivamente grave, inedita e straordinaria, altrettanto straordinarie devono essere le misure che la politica nazionale e territoriale deve adottare. Sin dall’inizio la Federlazio si è adoperata per indirizzare alle istituzioni una serie di richieste per l’adozione di provvedimenti di cui le imprese non possono fare a meno ed ha continuato ad essere presente ed attiva nei canali di interlocuzione, di informazione e di supporto a tutte le aziende associate e non . Un vero e proprio presidio anche per non far sentire sole le aziende in un momento di estrema difficoltà. Probabilmente, come più di qualcuno ha detto, nulla sarà più come prima e, se così è, come ha scritto il nostro Presidente Rossignoli in una lettera indirizzata al Presidente della Regione Lazio Zingaretti, “dobbiamo porci la domanda di come questa trasformazione influirà sul nostro sistema economico. Le nostre aziende vogliono riaprire. Non è il “dio denaro” che ci spinge, come impropriamente qualcuno ha scritto, ma il timore che le nostre creature, le aziende, non ce la facciano a sopravvivere. Le nostre imprese assicurano il lavoro a migliaia di persone e, se dovessero chiudere, queste ultime non potranno che vivere di sussidi”. Le aziende sono pronte a ripartire e, ove possibile, a rilanciare negli investimenti e nell’occupazione, ma le istituzioni devono sapere che noi imprenditori abbiamo bisogno di certezze e velocità di risposte alle tante difficoltà provocate dalla pandemia“.


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