Giorgio Ciccolella

MINTURNO-  Alle ore quindici di ieri pomeriggio, il cuore di Giorgio Ciccolella ha smesso di battere, dopo tre giorni di agonia. Era all’ospedale San Camillo di Roma, ricoverato dopo il terribile incidente di lunedì sera a Scauri. Giorgio è morto ma continuerà a vivere, in quanto è stato dato l’ok dai genitori all’espianto degli organi.

L’ultimo encefalogramma effettuato è risultato ancora una volta piatto e a quel punto le macchine che lo tenevano in vita sono state disattivate. Ma il ventenne musicista di Formia continuerà a vivere, in quanto è stato dato l’ok dei genitori all’espianto degli
organi, consentendo al collegio medico di procedere all’accertamento e alla certificazione della morte secondo criteri neurologici.

Tante le attestazioni di vicinanza alla famiglia Ciccolella, devastata dalla perdita di un ragazzo apprezzato e ben voluto da tutti. La dimostrazione di ciò giunge dal comportamento dei suoi amici, tra cui quelli di Minturno e Scauri.

I Carabinieri della stazione di Scauri hanno completato gli accertamenti sul sinistro, verificatosi lungo la via Appia, all’altezza di piazza Sant’Albina. I militari comandati dal capitano Michele Pascale, hanno raccolto anche le immagini dell’impianto di videosorveglianza situate in piazza Sant’Albina, che avrebbero ripreso le fasi del sinistro. Giorgio Ciccolella, a bordo del suo scooter, stava percorrendo via Appia, in direzione Formia, quando si è scontrato con una Renault Clio, condotta da G.D.R., sessantunenne impiegato residente a Villasimius, in Sardegna.

L’impatto violentissimo provocava ferite gravissime alla testa per il ventenne formiano,
soccorso subito dal personale del 118, che poco dopo ha provveduto al trasferimento in
eliambulanza all’ospedale San Camillo di Roma, dove i sanitari hanno provato in tutti i modi per salvargli la vita.


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